Omicidio di Anna Maria Stellato, la Cassazione conferma la condanna a Ismaini

Rigettato il ricorso dei legali dell'uomo che violentò ed uccise la 24enne leivese nel 2012: confermata dunque la condanna in appello a 29 anni.

Omicidio di Anna Maria Stellato, la Cassazione conferma la condanna a Ismaini
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È arrivata la condanna definitiva in terzo grado a carico di Zakaria Ismaini, l'assassino di Anna Maria Stellato, la 24enne di Leivi uccisa nel 2012 a Rimini. O, per meglio dire, come riporta il Secolo XIX di oggi, la Cassazione ha proprio rigettato il ricorso dei legali di Ismaini, confermando così la sentenza della Corte d'Appello del 2018 che lo aveva condannato a 29 anni.

L'omicidio Stellato

Zakaria Ismaini

Ismaini aveva trascinato Anna in spiaggia, l'aveva stuprata e infine colpita con una pietra alla nuca, per poi gettarla in mare. E in prima battuta l'aveva fatta franca: aveva infatti raccontato che la ragazza aveva battuto la testa su uno scoglio tuffandosi, e l'inchiesta si era inizialmente chiusa credendo all'annegamento accidentale, con solo un'accusa per omissione di soccorso a carico dell'oggi 34enne. A far riaprire le indagini fu la tenacia della famiglia e della mamma di Anna Orietta (con lei nella foto in evidenza) e un'inchiesta giornalistica: già, perché nel corso dei tre anni successivi all'omicidio Ismaini uccise altre due volte: prima un pensionato pugliese, Cosimo Mastrogiovanni, bruciato vivo, e quindi Letizia Consoli, 53enne di Catania, con lo stesso identico modus operandi dell'omicidio di Anna. Proprio questa evidente analogia permise di riaprire il caso. Con questa decisione della Cassazione, dunque, è finalmente confermata la condanna per l'uomo di origini marocchine, che nel frattempo era già stato condannato all'ergastolo per gli altri omicidi.

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