Omicidio di Chiavari, sigilli alla gioielleria dell'ex socia di Orazio Pino
Irregolarità nei registri del compro oro, ma proseguono in primis le indagini per fare chiarezza sul movente del delitto

Non è "chiusa per ferie", checché ne dica il cartello esposto per dissimulare, la gioielleria Esmeralda a Chiavari, l'attività di Adriana Hernandez Escobar, ex compagna e socia di Orazio Pino, l'ex pentito di mafia assassinato a Chiavari, secondo gli inquirenti, dal nuovo compagno di lei, Sergio Tiscornia. Come rende noto il Secolo XIX di oggi, infatti, la gioielleria e "compro oro" è stata chiusa - almeno per ora per 15 giorni - dalla questura in seguito ai risultati delle perquisizioni delle scorse settimane. Formalmente nulla è stato trovato di direttamente correlato all'omicidio, ma nell'occasione sono emerse altre irregolarità, quali nel mantenimento del registro delle compravendite di monili usati in qualità, per l'appunto, di compro oro. D'altronde l'omicidio di Orazio Pino è ancora tutt'altro che risolto, in particolare in merito all'eventuale coinvolgimento proprio da parte dell'ex compagna e socia e famiglia, con il fratello di lei recentemente iscritto al registro degli indagati per favoreggiamento nei confronti del presunto esecutore materiale, Tiscornia: quest'ultimo ha agito di sua sponte, facendo propri in indipendenza gli asti e strascichi della precedente relazione, sentimentale e commerciale, della nuova compagna, o la faccenda è più complessa? Le indagini proseguono.