Parco di Portofino, anche Boitano contro l'ampliamento

«Il nostro territorio e in modo particolare la Fontanabuona non hanno bisogno di nuovi divieti»

Parco di Portofino, anche Boitano contro l'ampliamento
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Continua a tenere banco nel Tigullio e Golfo Paradiso il dibattito in merito al possibile ampliamento di circa 14mila ettari del parco di Portofino con l'espansione dei confini nel Golfo Paradiso e nel Tigullio orientale includendo i territori della Fontanabuona nella sponda destra del torrente Lavagna fino ai Comuni di Lumarzo e Bargagli.

Parco di Portofino, anche Boitano contro l'ampliamento

Forse un poco a sorpresa, dato il tendenziale orientamento politico (che vede il centrodestra mediamente contrario all'ampliamento del Parco ed il centrosinistra più favorevole), il consigliere regionale Giovanni Boitano - passato al gruppo Misto - si esprime in favore della conservazione degli attuali confini.

«A differenza di altri non penso che si tratti di una opportunità imperdibile - afferma il consigliere - purtroppo l'esperienza insegna che spesso a subire le conseguenze di scelte sbagliate finiscono per essere quanti vivono e lavorano nei territori. Il nostro obiettivo deve essere quello di salvaguardare l'entroterra e le attività produttive evitando ulteriori vincoli che finirebbero per comportare ulteriori penalizzazioni».
«Non dimentichiamo inoltre le ripercussioni che l'allargamento del Parco comporterebbe per quanto riguarda l'esercizio venatorio - prosegue Boitano - che oggi rappresenta un deterrente contro il proliferare dei cinghiali, daini e caprioli che mettono in ginocchio quel che resta dell'agricoltura. Il nostro territorio e in modo particolare la Fontanabuona non hanno bisogno di nuovi divieti ed aumento dei costi, per questo credo che l'ipotesi avanzata dall'Ispra non sia praticabile e finirebbe solo per allungare i tempi affinché il parco di Portofino, rispettando gli attuali confini, diventi nazionale».

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