Patologie croniche, Viale: «La Regione crede nella medicina territoriale»

Al via un nuovo programma di monitoraggio dei pazienti con patologie croniche quali diabete e Bpco

Patologie croniche, Viale: «La Regione crede nella medicina territoriale»
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Regione Liguria, scade il 31 ottobre il termine per aderire al programma di gestione delle patologie croniche. Il vicepresidente ed assessore alla Sanità Sonia Viale: «La Regione crede nella medicina territoriale e vuole affrontare insieme ai medici di medicina generale i problemi delle cronicità, nell'interesse dei pazienti».

Patologie croniche, gestione dei pazienti più proattiva

Scade il 31 ottobre il termine per l’adesione dei medici di medicina generale al programma di gestione delle patologie croniche, in attuazione dell’accordo siglato nel luglio scorso tra l’assessorato alla Sanità di Regione Liguria, Alisa e i rappresentanti delle sigle sindacali dei medici di famiglia in attuazione del Piano nazionale Cronicità.

«Regione Liguria crede fortemente nella medicina territoriale e vuole affrontare con medici di medicina generale i problemi delle cronicità. Mi aspetto, dunque, un’ampia partecipazione: il mio auspicio è che i medici di famiglia condividano l’importanza di questo percorso, che va nell’interesse dei pazienti, con particolare riguardo ai malati cronici e alla popolazione anziana», ha dichiarato l'assessore regionale alla Sanità Sonia Viale.

L’obiettivo è passare da una gestione passiva del paziente cronico ad una gestione proattiva, che veda coinvolti sia i medici di famiglia sia le strutture sanitarie territoriali e ospedaliere. Il tutto finalizzato alla gestione delle cronicità, che spesso è legata ad un disagio fisico e sociale. Le patologie monitorate il prossimo anno saranno due delle più frequenti malattie croniche dei nostri tempi: il diabete e la Bpco (Bronco Pneumo Patia Cronica Ostruttiva), per proseguire, negli anni successivi, con altre patologie ad alto impatto sociale come l’ipertensione o lo scompenso cardiaco. Il medico di famiglia diventerà il regista del percorso di cura, a cui il paziente potrà aderire volontariamente sottoponendosi a tutti quegli accertamenti raccomandati dalle più autorevoli linee guida internazionali e nazionali relative alla propria patologia.

«Questo accordo - aggiunge l’assessore Viale – è volto a migliorare la qualità e l’aspettativa di vita dei pazienti cronici. È auspicabile motivare i cittadini ad una maggiore responsabilità sul controllo efficace della propria patologia, utile anche a ridurre le complicanze, con il supporto proattivo del loro medico».

L’accordo sarà valutato annualmente e potrà subire migliorie a seguito dell’analisi delle performance ottenute nell’anno precedente: l’obiettivo è arrivare progressivamente a coinvolgere la maggior parte dei pazienti affetti da patologie croniche entro il 2021. L’accordo sarà operativo a regime da gennaio 2018: a partire da novembre i medici contatteranno i propri pazienti affetti da diabete o Bpco per l’adesione al percorso di cura entro la fine dell’anno in corso.

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