Peragallo abbandona la politica? Lo sfogo: "Colpi bassi da diverse persone e ripercussioni sul lavoro"

L'assessore alla pubblica istruzione di Recco in una lunga lettera risponde alle chiacchiere che circolano in questi giorni sui social

Peragallo abbandona la politica? Lo sfogo: "Colpi bassi da diverse persone e ripercussioni sul lavoro"
Pubblicato:
Aggiornato:

Caterina Peragallo abbandona o no la politica? L'assessore alla pubblica istruzione di Recco in una lunga lettera risponde alle chiacchiere che circolano in questi giorni sui social. Ne riportiamo alcuni passaggi.

"Ho preso la decisione forse più difficile e dolorosa della mia vita, quella di farmi da parte"

"Da diverse settimane su alcune pagine dei social si è parlato spesso di me e di un mio possibile ripensamento circa la mia decisione di abbandonare la politica - scrive - .Quando ho comunicato alla stampa il mio ritiro, mi trovavo in una situazione di grande disagio e di dolore. Sapevo di aver lavorato molto in questi anni e di aver ricevuto un notevole apprezzamento da parte dei cittadini. Purtroppo, come spesso avviene, alcuni (legittimamente) hanno espresso la volontà di candidarsi a sindaco per il 2019 e, devo dirlo, mi sono trovata spiazzata. Non conosco i meccanismi della politica e, purtroppo o per fortuna, non ho il carattere da mediatrice che sarebbe necessario ad affrontare il gioco delle alleanze. Compreso di non avere alleati, ho guardato in faccia la realtà e ho preso la decisione forse più difficile e dolorosa della mia vita, quella di farmi da parte. Moltissime persone, da quel momento, mi hanno espresso la loro solidarietà e mi hanno chiesto di ripensarci. Tutte le volte era come ricevere una pugno allo stomaco".

"Mi sarebbe piaciuto molto continuare questo percorso, ma pare non sia possibile"

"A me piace fare l'amministratore - continua la Peragallo - e mi sarebbe piaciuto enormemente continuare questo percorso, soprattutto avere l'onore di esser il sindaco della mia Recco, sia come donna sia come "recchelina" da generazioni. Invece pare proprio non sia possibile. Nove anni di lavoro continuo e costante, 553 voti e lealtà sembrano non bastare.
Che io abbia ricevuto un'offerta per entrare nella lista di un mio collega è vero, l'ho ringraziato per la stima che mi ha dimostrato ma ho chiesto tempo per riflettere. Anche da altri sono giunte 'timide' proposte, ma francamente ancora non ho deciso e spetta solo a me comunicare un eventuale ripensamento. È questa una scelta da fare dopo un'attenta riflessione, perché anche se qualcuno afferma che 'il gioco della politica piace a tutti', io da questo 'gioco' ho ricevuto anche tanti dispiaceri: ho perduto amici, ho trascurato la mia vita, ho ricevuto colpi bassi da persone che credevo corrette (l'ultimo poche settimane fa) e ho persino avuto ripercussioni sul mio lavoro. Io sono un'insegnante da 40 anni e vedermi citata sui social mettendo in discussione la mia professionalità, è stata cosa per me inconcepibile. Io lavoro con i bambini e per me loro non devono essere coinvolti. Se qualcuno dovesse permettersi ancora di nominarmi, sui social o nei chiacchiericci da pettegole di paese, in qualità di maestra, questa volta non esiterò un momento a rivolgermi a chi di dovere. Ho sbagliato a non farlo subito. 

 

"Ora devo assemblare i cocci rotti"

" (...) Che fare dunque? - conclude l'assessore -  Riflettere e avere il tempo necessario per capire veramente cosa desidero, non per andare verso ciò che più 'conviene', ma per ritrovare me stessa, assemblare i cocci rotti (perché mi sento a pezzi) e decidere la strada da scegliere. Al momento non mi riesce niente di meglio. A chi ha la pretesa di legarmi a questo o a quello e di "leggere il futuro" posso solo rispondere che, per me, parlo solo io".

 

Seguici sui nostri canali