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Piana dell’Entella, oggi il consiglio comunale di Lavagna vota una variante

Sempre oggi manifestazione sotto il municipio del Comitato Giù le mani dal fiume Entella

Piana dell’Entella, oggi il consiglio comunale di Lavagna vota una variante
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Si riunirà oggi, venerdì 7 gennaio alle 18, il consiglio comunale di Lavagna. All’ordine del giorno figura un unico argomento: l’adozione di una variante allo strumento urbanistico generale di iniziativa pubblica al sistema produttivo della piana del fiume Entella.

Sempre oggi manifestazione sotto il municipio del Comitato Giù le mani dal fiume Entella

Sempre oggi è attesa una manifestazione sotto il municipio del Comitato “Giù le mani dal fiume Entella” come annunciato dal portavoce Giovanni Melandri: “Dopo essere stato a lungo annunciato, come anche ricordato dallo stesso sindaco Gian Alberto Mangiante in una recente intervista, dovrebbe giungere a compimento l’iter per il cambio di destinazione d’uso dei terreni della piana dell’Entella, i quali, incredibile ma vero, sono ancora, per lo meno in gran parte, classificati come aree fabbricabili. Anche i gruppi consiliari di minoranza 100% Lavagna e 5 Stelle avevano formalizzato da tempo interpellanze per l’adozione di un tale provvedimento. Ciò potrebbe costituire, infatti, un elemento importante, in vista della decisione della Soprintendenza per l’apposizione di vincolo sulla piana del fiume, che bloccherebbe per sempre il devastante argine di cui è stato già allestito il relativo cantiere, ma i cui lavori sono stati sospesi dalla stessa Soprintendenza in attesa del proprio pronunciamento in merito. Una rappresentanza della cittadinanza si ritroverà in presenza nella Piazza della Libertà a Lavagna, in prossimità del Comune, oggi, venerdì 7 gennaio, dalle 18, in concomitanza con i lavori del consiglio comunale, per festeggiare l’approvazione del punto all’ordine del giorno che prevede tale cambiamento di destinazione dei terreni della piana dell’Entella. Potrebbe così aprirsi lo scenario di una diversa concezione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico basata su interventi non strutturali riguardanti l’intero bacino imbrifero, evitando ogni forma d’infrastruttura che determini l’impermeabilizzazione di nuovi terreni, per quanto in una lettera ai Consiglieri della Regione Liguria del 20 settembre scorso, a firma dei cinque sindaci dei Comuni della Piana, fosse indicata la possibilità di realizzare infrastrutture di cui non si è però specificato la natura. Una notazione particolare va fatta a proposito della foce del fiume, il cui enorme insabbiamento è di un’evidenza tale da non abbisognare di commenti, per cui si auspica l’impegno dei Comuni, che, peraltro, già avevano deliberato la rimozione di tali accumuli di materiale, conformemente a quanto stabilito anche dal vigente Piano Territoriale Marino Costiero, la necessaria pressione sulla Regione Liguria, per una diversa conformazione della foce del fiume, che prevenga tale fenomeno, in aggiunta alla predetta rimozione dei sedimenti depositatesi in questi anni".

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