Nuovo piano regionale dell’Asl: si astengono 7 sindaci
Ecco un breve riassunto di quanto accaduto lunedì 30 ottobre, chi ha votato a favore e chi non si è schierato, cosa cambia e cosa rimane
Nuovo piano socio regionale della Asl approvato in Conferenza dei Sindaci, lunedì 30 ottobre, ma con l’astensione di sette primi cittadini.
Voti favorevoli e astensioni
A favore del nuovo piano i sindaci di Chiavari, Rapallo, Santa Margherita, Portofino, Casarza Ligure, Moneglia, Rezzoaglio, Santo Stefano d’Aveto, Cogorno, Cicagna, San Colombano Certenoli, Carasco e Moconesi. Astenuti Sestri Levante, Castiglione Chiavarese, Leivi, Borzonasca, Coreglia, Varese Ligure e Maissana.
Le novità del piano
Tra le principali novità del piano, l’istituzione della figura del direttore socio-sanitario, per favorire l’integrazione tra i poli ospedalieri e il territorio. Il potenziamento del pronto soccorso di Lavagna, occupando nuovi spazi e lo spostamento della medicina d’urgenza al piano terra. I pazienti in fase acuta verranno spostati in posti letto monitorati a Lavagna; a Sestri Levante i pazienti acuti saranno sempre ospitati, ma solo quelli che non provengono dal Pronto Soccorso lavagnese e che non hanno bisogno di continua sorveglianza. Mantenuti i tre distretti sanitari.
Per gli astenuti non chiarite le questioni fondamentali del nuovo piano «E’ un’azione forzata inserire nell’atto votato in Conferenza dei sindaci, i contenuti del piano e le basi della riorganizzazione ospedaliera prima che la Regione abbia risposto alle perplessità dei sindaci – ha dichiarato il sindaco Valentina Ghio -. In precedenza abbiamo chiesto un confronto ed ora ritroviamo molte delle questioni inserite nell’atto di riorganizzazione interna dell’Asl, inviato tra l’altro, pochi giorni fa».
Ospedale di Rapallo, la preoccupazione del sindacato Usb Tigullio
Un altro aspetto va chiarito al più presto anche secondo i sindacati, quello di inserire polo cardiologico privato presso l’Ospedale di Rapallo: «Sappiamo da fonti interne alla Commissione Sanità, che il polo verrà affidato a privati e inserito nell’Ospedale di Rapallo. Si tratta dell’ennesimo tentativo di regalare un pezzo di sanità pubblica a un privato. Ci chiediamo perché, invece di stipulare accordi con i privati, non si crei una cardiochirurgia pubblica tra Asl Chiavarese e Spezzina. La paura è che progressivamente si vada a privatizzare altri servizi ospedalieri».
Le rassicurazioni ai sindaci del direttore generale
Tanti dubbi, soprattutto sul futuro degli attuali poli ospedalieri, ed in primo luogo sul mantenimento dei servizi e costi dell’operazione. La direttrice Asl 4 Bruna Rebagliati ha fornito ai sindaci le sue rassicurazioni e ha annunciato la riorganizzazione del Pronto Soccorso di Lavagna. La palla, o meglio la patata bollente, ora passa alla Regione, che a breve dovrà esprimersi.