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Piemonte presto arancione, la Liguria trema

Spostamenti verso il Piemonte consentiti, ma regole nuove

Piemonte presto arancione, la Liguria trema
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Dopo tre settimane in giallo, la regione Piemonte cambia fascia nonostante una situazione in miglioramento.

"La causa è l'occupazione dei posti letto ordinari, che ha superato la soglia d'attenzione dello 0,2%, mentre quella nelle terapie intensive - dove oltre i due terzi dei pazienti non sono vaccinati - è superiore al 22%.  Pesano i ricoveri dei no vax ed è proprio per questo è importante continuare a correre con i vaccini e mantenere sempre alto il livello di attenzione" - afferma Alberto Cirio il presidente della Regione Piemonte.

Regole in zona arancione

Rispetto alle regole della zona gialla, è richiesto: Green pass rafforzato obbligatorio (vaccinazione/guarigione) per: accedere ai negozi dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie e tabacchi, dove l'accesso è libero), praticare sport di contatto all'aperto, partecipare ai corsi di formazione in presenza. Spostamenti verso altri comuni o fuori Regione con la propria auto sono consentiti solo con Green pass base (anche solo tampone), senza Green pass invece solo per lavoro, necessità e salute (con modulo di autocertificazione).

Indispensabili i vaccini

“La Liguria resterà in zona gialla la prossima settimana, anche se questa classifica a colori ormai è superata. Prima era indispensabile perché prevedeva provvedimenti per contenere la diffusione del virus. Ora le regole cambiano solo per chi non è vaccinato. Per questo motivo è in corso un negoziato tecnico tra la Conferenza delle Regioni e il governo per arrivare a un cambiamento di quelle regole, ritenute da tutti i governatori ormai pleonastiche”. Lo ha detto questa sera il presidente di Regione Liguria e assessore alla sanità Giovanni Toti facendo il punto sul covid e sui vaccini.

Consistenti le ospedalizzazioni

“Proprio martedì – ha detto Toti – Fedriga convocherà la Conferenza delle Regioni approfittando della presenza a Roma dei governatori per l’elezione del Presidente della Repubblica e esercitare così un ulteriore pressione sull’esecutivo per eliminare la divisione in zone che non risulta più aggiornata, a favore di quella più attuale tra persone vaccinate e non vaccinate. Così come chiederemo che non vengano conteggiati tra i pazienti Covid coloro che risultano positivi, ma asintomatici e sono ricoverati per altre patologie estranee alla pandemia. Contare questi come pazienti covid per determinare la pressione della malattia è poco corretto”.
Il presidente Toti ha sottolineato l’alto numero di vaccinazioni effettuate, circa 100.000 a settimana. “Siamo al massimo della nostra capacità vaccinale – ha detto Toti – Per questo nelle prossime ore contatterò il generale Figliuolo per cercare di avere ulteriori vaccini. Anche le vaccinazioni pediatriche aumenteranno la prossima settimana e comunque già oggi se una mamma o un papà vogliono prenotare la vaccinazione lo possono fare in tutte le aziende nelle 48 ore successive”.

“Sono consistenti fino ad oggi anche gli ingressi in ospedale – ha aggiunto Toti – Per questo abbiamo allertato l’ospedale Evangelico per creare posti letto Covid, se la pressione ospedaliera dovesse aumentare nel fine settimana. Al momento siamo in una situazione di attesa, ma se dovesse servire abbiamo la possibilità”.
Toti ha inoltre comunicato che domani verrà aperta a Savona “un’importante struttura di bassa intensità di cura “La Riviera” per dimettere dall’ospedale pazienti ancora in cura e positivi che hanno superato la fase acuta. Accanto a questa ci sarà anche Viale Cembrano per un totale di 100 nuovi posti letto dedicati al Covid”.

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