udienza preliminare

Ponte Morandi, Aspi e Spea conoscevano le sue condizioni

Ma non intervennero per evitare costi eccessivi e aumentare i dividendi ai soci

Ponte Morandi, Aspi e Spea conoscevano le sue condizioni
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Iniziano le dichiarazioni dei pubblici ministeri Massimo Terrile e Walter Cotugno nel corso dell'udienza preliminare nell'ambito dell'inchiesta sul crollo del ponte Morandi, avvenuta il 14 agosto 2018, che comportò la morte di 43 persone.

Rinvio a giudizio

Chiesto il rinvio a giudizio per le 59 persone indagate oltre alle due società, Aspi e Spea, la controllata che si occupava delle manutenzioni.

I rappresentanti delle due società hanno spiegato che Spea sapeva dell'ammaloramento della struttura almeno dagli anni '90, quando vennero eseguiti i lavori sulla pila 11. Hanno poi insistito sul fatto che nessun manager abbia fatto nulla per evitare il crollo, partito dalla pila 9. Secondo quanto ricostruito dalla Guardia di Finanza gli allora manager non intervennero per evitare costi eccessivi e garantire maggiori dividendi ai soci.

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