Nautica, turismo e impiego

Porto Carlo Riva: ultimi tentativi di riapertura estiva

Gli operatori del porto pubblico pronti a gestire temporaneamente il molo di Langano

Porto Carlo Riva: ultimi tentativi di riapertura estiva
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Colpo di scena al Porto Carlo Riva di Rapallo. Dopo l’annuncio semi-ufficiale della mancata riapertura estiva del molo di Langano da parte della concessionaria PTIR, si profila ora all’orizzonte un'intervento di salvataggio in extremis della stagione estiva da parte di un soggetto terzo. Da alcune settimane, infatti, sono in corso stretti contatti tra la Porto Turistico Internazionale di Rapallo e un consorzio di operatori del porto pubblico, resosi disponibile ad offrire il proprio aiuto e a prendere in gestione i posti barca. Si tratta delle società Agenzia Motonautica Ligure, Carco, Consorzio nautica e Nautica sport.

Da quanto si apprende ufficiosamente, il piano operativo di sicurezza sarebbe stato depositato nei giorni scorsi:«Ci stiamo provando - ammette Fabio Mustorgi, rompendo quel riserbo assoluto che era stato fin qui mantenuto sull’intera operazione - I tempi purtroppo sono molto stretti, ma fino all’ultimo non demordiamo. Come abbiamo scritto anche nelle nostre memorie, si tratta di un’operazione che va al di la della singola stagione nautica, e che se vogliamo possiede anche un carattere di valenza sociale. Sì, perché in ballo non ci sono solo le esigenze degli armatori che cercano un approdo per l'estate, ma ci sono le attività economiche del porto, il futuro dei dipendenti e l’immagine della città stessa. Possiamo definire questo nostro tentativo come il porto pubblico che cerca di aiutare il porto privato. Ed è a mio avviso un bel segnale. Il segnale di una ritrovata distensione dei rapporti dopo la devastazione della mareggiata. Tutti noi siamo consapevoli che il porto rappresenta una elemento positivo per la città e vogliamo provare a fare la nostra parte».

Ora però i tempi stringono e il piano di sicurezza che permetterà l’eventuale apertura di 47 posti barca sul molo di Langano, almeno per i mesi di luglio e agosto 2021, è ancora tutto da approvare. «Una cosa vorrei che fosse chiara - precisa Mustorgi - Se questo tentativo dovesse andare a buon fine, non saremo noi a gestire gli ormeggi. Attraverso le società partecipanti ci impegneremo infatti a reperire i clienti, ma le maestranze che saranno impiegate saranno quelle del Porto Carlo Riva che, sin dall'epoca della mareggiata, sono ancora in servizio a orario ridotto. Credo fermamente che la priorità debba essere quella di salvaguardare il loro impiego e quindi, se dovessimo riuscire nel nostro tentativo, possiamo dire sin d’ora che all’interno del Porto Carlo Riva lavoreranno soltanto i marinai che da sempre operano all’interno di quell'approdo».

L'operazione di salvataggio non potrà certo risultare esente da traumi sul piano occupazionale: per garantire la sostenibilità economica del progetti, infatti, il nuovo potenziale gestore provvisorio non potrà richiamare in servizio a tempo pieno la totalità dei marinai attualmente in forze alla Ptir.

Parallelamente alle trattative, però, proseguono anche i lavori di ristrutturazione dell'approdo turistico internazionale. I tre pontili interni sono stati completamente smantellati e dovranno ora essere rimossi e smaltiti. Per quanto concerne i lavori più sostanziosi, quelli di consolidamento e ampliamento della diga esterna, avranno luogo a partire da settembre - come affermato dall'amministratore delegato della Savarese costruzioni spa, Antonio Savarese - con l'obiettivo di riaprire definitivamente lo scalo, e a pieno regime, entro giugno 2022.

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