Possibile raggiungere le seconde case anche dalle zone rosse
E con la Lombardia in zona rossa, prevedibili nuovi esodi e l'inasprirsi all'ennesima (giustificata?) potenza della "tipica accoglienza ligure"

Una delle principali novità dell'ultimo Dpcm sulla gestione dell'emergenza sanitaria da Coronavirus, al di là della riduzione dei limiti ai quali scattano le diverse fasce di rischio per regione, sta nelle regole sugli spostamenti interregionali. Se, infatti, gli spostamenti tra regioni senza giustificato motivo sarebbero più regolamentati che negli scorsi mesi, coinvolgendo cioè anche le zone gialle, è destinato a far discutere il nuovo permesso di recarsi indiscriminatamente verso le seconde case. I soli nuclei familiari cioè, e senza ulteriori presenze, possono raggiungere le proprie abitazioni ovunque, anche le seconde case, indipendentemente dai colori di allerta delle regioni di partenza o di arrivo. Questo è consentito persino nel caso di affitti, sebbene in questo caso sia specificato che non si può trattare di affitti di breve durata. Palazzo Chigi ha confermato specificamente questa novità, che ruota sul fatto che il permesso è ora genericamente dato per qualsiasi "abitazione", senza esclusione delle seconde case o case vacanza, non dunque solo quelle corrispondenti a residenza o domicilio.
Possibile raggiungere le seconde case anche dalle zone rosse, polemiche in arrivo
Decisamente prevedibili quindi, per quanto riguarda il nostro territorio, nuovi esodi dalla Lombardia tornata in zona rossa, e di conseguenza anche i diffusi malumori già visti in occasioni simili nel corso dell'anno emergenziale passato, che hanno dato un tono molto meno parodico allo stereotipo della "tipica accoglienza ligure". Se da un lato, naturalmente, l'afflusso di presenze può offrire una importante boccata d'ossigeno alle attività commerciali più sacrificate dalle chiusure e dalle restrizioni, dall'altro è comprensibile la preoccupazione: specialmente, appunto, se è permesso che tali afflussi arrivino proprio da aree più epidemiologicamente compromesse, col rischio di reintrodurre nuovi focolai in una Liguria che, pur entrando in arancione, tutto sommato sta mostrando un trend discendente di contagi e a questo ritmo, se non vi saranno ricadute, conterebbe di poter tornare in zona gialla fra due settimane.