Privatizzazione ospedale: "Toti ci ripensi!"
Esplode la bufera, tra chi parla di scelte inopportune calate dall’altro e chi ricorda come il nosocomio sia stato finanziato dai cittadini

Conta oltre 1600 firme, raccolte in pochi giorni, la petizione online per chiedere "al Governatore della Liguria e alla giunta regionale di retrocedere da questa assurda decisione".
Rapallo
Quale? Quella di cedere 53 posti letto ai privati, così come previsto dal bando di gara europeo emanato nei giorni scorsi dalla Regione Liguria, di concerto con Alisa e Asl4 Chiavarese. Infuria, inevitabilmente, l’ennesima battaglia politica sul tema.
"Il progetto dell’ospedale di Rapallo è nato male: voluto fortemente dal centrodestra locale, è stato approvato durante la Giunta Biasotti mentre la prima pietra è stata posta dalla Giunta Burlando, nonostante molti mal di pancia dentro la coalizione di centrosinistra. – commenta Gianni Pastorino, Linea Condivisa – Spesso definito una cattedrale nel deserto, ora diventa una gallina dalle uova d’oro".
"Siamo sempre stati contrari alla possibilità di consegnare ai privati una parte del nostro ospedale e per ovvi motivi - tuona il consigliere M5S Isabella De Benedetti - Con l’emergenza sanitaria in corso, va rafforzata la Sanità pubblica e non certo ridotti i post letto a favore del privato. E poi, non dimentichiamo che l’ospedale di Rapallo è stato costruito anche grazie ai lasciti delle famiglie rapallesi oltre che con le tasse dei cittadini. Anziché continuare ostinatamente su questa strada, proviamo, come già chiesto da tempo anche dal nostro portavoce in Regione Fabio Tosi, a potenziare i servizi del nosocomio: portare il punto di primo intervento in funzione per 12 ore; e garantire l’operatività continua di tutti i reparti e ambulatori, senza interruzioni".
Fortemente contrario anche il presidente del Comitato di Assistenza ai Malati, Giancarlo Mordini che in una lettera aperta al governatore Toti afferma:
"la Sua Giunta è liberissima di decidere la privatizzazione sia di un piano, sia dell'intero Ospedale di Rapallo. Ma di certo non in questo modo, non in questo tempo luttuoso e doloroso".
"A poche settimane dall'elezione non si prendono decisioni così importanti e devastanti. Non si mettono in imbarazzo i consiglieri regionali appena eletti e soprattutto non si caricano di tali responsabilità. Che cosa diranno ai loro elettori? Come potranno giustificarsi con gli abitanti di Rapallo così legati al loro Ospedale? Non certo con la favoletta dell'Ospedale convenzionato, dimenticando di dire che le convenzioni vengono pagate profumatamente da tutti noi cittadini. Non certo con l'altra favoletta che in tal modo Rapallo potrà avere un Pronto Soccorso".
"Privatizzare un Ospedale è far morire la Sanità Pubblica, che rappresenta una delle più grandi conquiste sociali".
"Mentre si è alla ricerca di nuovi spazi e posti letto, la Giunta Toti, di nascosto, ha dato il via libera al progetto di privatizzazione di un piano dell’Ospedale di Rapallo. Si tratta di 53 posti letto, destinati o alla cardiochirurgia o ad ortopedia, che finiranno al migliore offerente, attraverso un bando di gara europeo. Cinquantatre posti che speravamo venissero urgentemente usati per la gestione della pandemia, ma che Toti preferisce in futuro privatizzare - commenta il capogruppo regionale Pd Luca Garibaldi - La scelta di cedere spazi della sanità pubblica ai privati sarebbe già sbagliata in tempi normali, ma lo è ancora di più adesso, visto che in tutta la Liguria scarseggiano i posti letto negli ospedali e, come accade al San Martino, si montano le tenda da campo, oppure si spostano i malati di Covid nelle Rsa o ancora si pensa ad aprire un ospedale alla Fiera di Genova".
Nel silenzio generale, l’unica voce locale fuori dal coro è quella di Domenico Cianci secondo cui:
"Con questa delibera si conferma la strategicità dell’Ospedale di Rapallo e si dà l’opportunità di attivare, nella parte di Ospedale ad oggi scarsamente utilizzata, una serie di ulteriori prestazioni erogabili alla cittadinanza in regime di convenzione. Ciò consiste nella realizzazione di un nuovo polo di ortopedia per il trattamento ortesico e di moderna cardiochirurgia di eccellenza ai quali il cittadino potrà accedere ed usufruire dei servizi con la semplice impegnativa del proprio medico curante e con il solo pagamento del normale ticket, senza essere più costretto a migrare in altre strutture o Regioni. La presenza nel nosocomio rapallese di cardiologi e anestesisti reperibili potrà permettere alle urgenze minori di essere trattate a Rapallo".