Processo calciatori minorenni dalla Nigeria, assolto l'ex Lavagnese Roberto Sannino
"Il fatto non sussiste", assolti anche gli altri tre imputati

Il Tribunale della Spezia ha assolto "perché il fatto non sussiste" tutti gli imputati nel processo per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina legato all'arrivo in Italia di giovani calciatori nigeriani tra il 2013 e il 2017, alcuni dei quali poi tesserati dallo Spezia.
Questa mattina la pronuncia della sentenza che riguarda Luigi Micheli (ex amministratore delegato dello Spezia), Claudio Vinazzani (talent scout ed ex responsabile del settore giovanile dello Spezia), Renzo Gobbo (allenatore dell'accademia nigeriana di Abuja) e Roberto Sannino, tutore di Lavagna dei giovani calciatori ed ex vice allenatore della Lavagnese per circa 15 anni.
"Il fatto non sussiste", assolti anche gli altri tre imputati
La Procura aveva ipotizzato un sistema che, dopo l'ingresso in Italia di atleti minorenni per partecipare ad alcune competizioni calcistiche, permettesse loro di rimanere illegalmente sul territorio italiano allo scopo di essere tesserati una volta maggiorenni.
Una tesi che secondo il Tribunale della Spezia non è stata provata nei tre anni di dibattimento, iniziato a settembre del 2022. Fra questi giovanissimi arrivati dalla Nigeria, anche alcuni che poi si sono affermati nel grande calcio come l’attaccante Umar Sadiq (Roma, Bologna, Perugia, Glasgow Rangers, Nac Breda e Partizan Belgrado) e David Okereke (Bruges e Venezia) che, appunto, avevano giocato nella Lavagnese prima di spiccare il volo verso il grande calcio, passando per lo Spezia.
La vicenda, sul piano calcistico, aveva portato lo Spezia a subire una multa da parte della giustizia sportiva italiana e il blocco del calciomercato da parte della Fifa nel 2021, successivamente sospeso a seguito di un ricorso vincente presso il Tribunale arbitrale dello Sport di Losanna intentato dalla società.
Anche la Lavagnese era finita nel mirino della Commissione Disciplinare della Fifa che, da anni, stava indagando sul cosiddetto “sistema Spezia”, quel meccanismo che aveva permesso al club aquilotto, dal 2013 al 2017, di fare arrivare alcuni giovani dalla Nigeria, parcheggiarli in società dilettantistiche, come la Lavagnese ma anche il Valdivara, e poi tesserarli per lo stesso Spezia.
Fra questi giovanissimi arrivati dalla Nigeria, anche alcuni che poi si sono affermati nel grande calcio come l’attaccante Umar Sadiq (Roma, Bologna, Perugia, Glasgow Rangers, Nac Breda e Partizan Belgrado) e David Okereke (Bruges e Venezia) che, appunto, avevano giocato nella Lavagnese prima di spiccare il volo verso il grande calcio, passando per lo Spezia.
Tredici calciatori sarebbero entrati in Italia ufficialmente per partecipare a eventi sportivi, come il Torneo di Viareggio, ma poi venivano fatti passare «come minori non accompagnati» in modo da ottenere il permesso di soggiorno. La Lavagnese, secondo la Commissione Disciplinare della Fifa, aveva un ruolo attivo in questo “sistema Spezia” ed era stata punita con una multa di 4mila franchi svizzeri ed il blocco del mercato per 4 sessioni a partire dalla finestra di dicembre 2021-gennaio 2022.