Processo maltrattamenti alla Rsa I Cedri: altri nove indagati per falsa testimonianza
Insulti, umiliazioni e percosse agli ospiti: e mentre si va in appello arriva anche l'ombra di testimonianze reticenti o contraddittorie: forse manipolate?
Testimonianze che cambiano in corsa o si contraddicono, e persino calunnie nei confronti dei Carabinieri: nove indagati si aggiungono agli imputati per i maltrattamenti alla Rsa I Cedri di Reppia di Ne.
False testimonianze e calunnie
Nel processo di primo grado sui maltrattamenti ai pazienti della Rsa I Cedri di Reppia sono stati otto i condannati, fra operatori e responsabili amministrativi della struttura, tutti con pene fra l'anno e mezzo ed i tre anni. Due assolti: nel processo di appello la Procura, che ha chiesto la conferma delle condanne di primo grado, torna a chiedere siano condannati anch'essi. Gli ospiti della struttura, anziani e disabili, sarebbero stati soggetti ad umiliazioni, insulti e in alcuni casi persino maltrattamenti fisici e percosse.
Ma alla storia già di per sé orribile si aggiunge un'altra ombra, riportata dal Secolo XIX di oggi: quella sulle testimonianze di nove persone chiamate a raccontare quanto avessero visto accadere nella casa di cura. Testimonianze che si sarebbero dimostrate reticenti o contraddittorie, ed in alcuni casi persino calunniose nei confronti dei Carabinieri che hanno svolto le indagini. Versioni che, rispetto alle prime testimonianze, in aula avevano finito con l'ammorbidirsi sensibilmente o il cambiare in toto, il moltiplicarsi dei "non ricordo", persino chi sostiene i Carabinieri abbiano impedito di rilasciare le dichiarazioni volute, ed ora è indagato per calunnia. Ai nove è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, che prelude alla probabile richiesta di rinvio a giudizio. Interessante sarà vedere, in tal caso, come ciò si potrà interfacciare col processo agli imputati per le violenze vere e proprie: ossia se, secondo gli inquirenti, queste testimonianze "ballerine" possano o meno essere state risultato di pressioni ricevute proprio da alcuni all'epoca amministratori della Rsa.