Sanità

Partito il progetto “Neirone in Salute”

Nell’ambito dell’esperienza di “Tigullio Luogo di Salute” e della progettualità operativa successiva con cui Asl 4 Tigullio ha definito e adottato il modello della Comunità in Salute negli anni dal 2022 al 2024

Partito il progetto “Neirone in Salute”
Pubblicato:
Aggiornato:

Nell’ambito dell’esperienza di “Tigullio Luogo di Salute” e della progettualità operativa successiva con cui Asl 4 Tigullio ha definito e adottato il modello della Comunità in Salute negli anni dal 2022 al 2024, nasce il progetto “Neirone in Salute”, prima applicazione sperimentale anche della legge 33/23 sul territorio regionale.

Nell’ambito dell’esperienza di “Tigullio Luogo di Salute” e della progettualità operativa successiva con cui Asl 4 Tigullio ha definito e adottato il modello della Comunità in Salute negli anni dal 2022 al 2024

Lo scopo del progetto è la presa in carico di tutti gli anziani (circa 350 soggetti) residenti nel Comune di Neirone, piccolo borgo Ligure della Val Fontanabuona, identificando le condizioni di criticità e fragilità nella popolazione over 65 (anche attraverso l’analisi di big data da database amministrativi) al fine di elaborare strategie di prevenzione e percorsi di diagnosi e cura mirati e personalizzati volti al miglioramento della salute della comunità e alla promozione di un invecchiamento sano e attivo, e contestualmente alla riduzione dell’assorbimento di prestazioni sanitarie.

Obiettivo infrastrutturale del progetto è la realizzazione di una dettagliata analisi dei bisogni di salute di tutta la popolazione over 65 anni, al fine di ottenere una stratificazione per complessità clinica e bisogni assistenziali quale strumento per pianificare e successivamente attuare interventi mirati di presa in carico (PIC) e presa in cura della comunità.

Nell’ambito della progettualità saranno inoltre attivate specifiche campagne di prevenzione e promozione della salute e dei corretti stili di vita, anche con l'impiego sul campo delle unità mobili della flotta Gulliver, il tutto con l’integrazione della domotica, della tecnologia diffusa e della piattaforma IT-Cura nelle sue funzionalità (Cartella a Casa e IT-COT) e con l’utilizzo della intelligenza artificiale.
La prospettiva è di realizzare un sistema di cure primarie in senso largo, integrato e di prossimità: che parte dalla proattività dei cittadini, dell’infermiere di famiglia e di comunità e dell’assistente sociale, ed è catalizzata nel riferimento del medico di medicina generale in un team residenziale e specifico (unità di valutazione territoriale).

Da questa partono e ritornano i servizi itineranti di prossimità:

  • materno infantili (di vaccinazione e consultoriali),
  • geriatrico - palliativistici e della salute mentale.
  • A tutti i livelli: nella promozione e prevenzione (con le attività aumentate e gli screening), nelle cure e nella riabilitazione (con i percorsi specialistici, anche in telemedicina).

Ma anche con il supporto e sostegno sociale ed assistenziale (con l’attività integrata domiciliare, anche di controllo da remoto, e con il servizio sociale, integrato tra Comune e Asl).
Il tutto utilizzando la sede comunale messa a disposizione e ristrutturata a carico della Amministrazione in via “Impianto Sportivo di Neirone”, Frazione Neirone 5.

Un disegno organizzativo che è stato sperimentato nelle singole traiettorie in questi tre anni post Covid nel Tigullio, a partire dal confronto e dalla validazione con esperienze e riconoscimenti nazionali ( progetto di sanità di prossimità “Tigullio luogo di salute“ approvato e finanziato dalla Conferenza Stato-Regioni nel biennio 2021/22, premi per la progettualità di innovazione digitale territoriale di Agenas nel 2022 e dell’Università Sapienza di Roma nel 2024, rapporto Cerismas con l’esperienza della organizzazione sociosanitaria territoriale pubblicato e presentato al ministero della salute nel 2024) ed internazionali (certificazione  gestione territoriale “Accreditation Canada” dal 2022 ad oggi, pratica  di governance territoriale nel progetto europeo cure primarie Circe biennio 24/25).
Trattandosi di un progetto che riguarda un’intera Comunità verranno coinvolti tutti gli attori, ognuno con il proprio ruolo specifico, con l’obiettivo comune di migliorare la salute della collettività secondo il modello del community building.
Dal sindaco al Parroco, dal comandante dei Carabinieri alle associazioni locali - con proloco e pubblica assistenza in testa, tutti e ciascun cittadino saranno protagonisti attivi.

Con loro naturalmente i servizi territoriali e aziendali, secondo gli specifici compiti propri.
Il progetto riveste rilievo particolarmente strategico per l’Azienda, vista anche la possibilità di replicazione del modello in altre realtà analoghe.
A tal fine sono state attivate diverse collaborazioni:

  • con Fiaso si intende sviluppare un percorso per svolgere l’itinerario formativo degli Operatori che realizzeranno le azioni integrate, da presentare sotto forma di sperimentazione della legge 33/23, non appena il progetto sarà validato;
  • con l’Università La Sapienza di Roma:
    Il gruppo di lavoro coordinato dalla prof Felicia Pelagatti, aggiunto alla facoltà di Comunicazione nel Master Big data e fondatore di Culture, darà supporto metodologico nello sviluppo del progetto, contribuendo alla stesura dell’elaborato finale.
  • Il gruppo di ricerca diretto dalla prof. Tiziana Ferrante, ordinario di Tecnologia dell'Architettura alla facoltà di architettura, applicherà i risultati del progetto di ricerca Age-it condotto con fondi del PNRR che riguarda l’adattabilità delle abitazioni degli anziani non autosufficienti che devono accogliere l'assistenza domiciliare e devono poter usufruire di dispositivi domotici per il monitoraggio dei parametri vitali ed il supporto alle attività quotidiane. Scopo della collaborazione è calare i "modelli ideali" progettati dal gruppo di ricerca nel Punto Salute di Neirone, presentando configurazioni alternative per l’alloggio, attraverso la realizzazione di allestimenti-tipo che potranno indurre l’adozione volontaria ed auto sostenuta di parti dei modelli e la diffusione della loro conoscenza.

Si intende sperimentare infine anche il progetto realizzato con successo a Frome in UK in epoca pre covid: Frome Medical Practice, i cui 4 “valori” dichiarati dal gruppo di operatori promotori del progetto sono gentilezza, collaborazione, apprendimento, sostenibilità.

Si misurerà l’impatto migliorativo del progetto sia verso i cittadini che verso la sostenibilità del sistema dei servizi:
• Miglioramento della qualità della vita: incremento del benessere percepito misurato attraverso survey standardizzate (SF-36)
• riduzione del numero di accessi impropri al P.S. (codici verdi e bianchi)
• riduzione del numero di chiamate al MMG
• riduzione del numero di visite ambulatoriali in ospedale
• accesso migliorato ai servizi: maggiore utilizzo delle infrastrutture locali e accesso alle opportunità di prevenzione, a fronte di un incremento delle prestazioni erogate sul territorio, grazie anche all’impiego della telemedicina.

Il tutto con l’obiettivo della presa in carico di almeno l’80% degli anziani (si stima che un 20%, dopo la fase di primo contato, non proseguirà alla presa in carico) con varie azioni riepilogate in allegato.
Il progetto viene condotto isorisorse, senza nuovi costi emergenti, da personale ASL in rete con gli Attori comunitari. Tutte le collaborazioni previste sono a titolo gratuito.

Timing

✓ 26 marzo 2025: presentazione del progetto alle Istituzioni e inaugurazione della sede;
✓ 2 aprile 2025: evento promozionale di incontro con la popolazione del Comune;
✓ 31 agosto 2025: conclusione della prima fase di studio e contatto con tutti gli over 65;
✓ Settembre 2025: conclusa la fase di sperimentazione (6 mesi pilota) verrà strutturato un modello replicabile, riproducibile sia in realtà analoghe che su più ampia scala;
✓ Ottobre-novembre 2025: effettuata la raccolta e l’analisi dei dati, si discuteranno i risultati ottenuti e si presenterà il nuovo modello integrato e digitale, valutando anche le modalità ed i campi di impiego dell’Intelligenza Artificiale (IA);
✓ 31 dicembre 2025: attivazione di almeno 50 percorsi (IFEC, diabete, AFA, paziente pluripatologico ecc.);
✓ Da gennaio 2026: consolidamento del progetto attraverso la presa in carico stabile di tutta la popolazione over 65 di Neirone, con attivazione del percorso di prevenzione/diagnosi/cura idoneo per ciascun anziano.

Il progetto riveste rilievo particolarmente strategico per l’Azienda vista la possibilità di replicazione del modello in altre realtà analoghe; per questo al termine della sperimentazione sarà oggetto di pubblicazione scientifica e di presentazione ad eventi e convegni.
Nel mese di novembre 2025 sarà altresì oggetto di tesi di un medico in formazione specialistica in Igiene e Medicina Preventiva del Università di Genova che svolge il proprio incarico presso il Distretto 14 ligure.
Le prospettive future del progetto sono quelle di arrivare a sviluppare, partendo dalla sperimentazione pilota a Neirone, un modello digitale ed integrato di presa in carico della salute della comunità applicabile nel territorio dell’intera azienda ed eventualmente esportabile.
Nell’ambito delle sperimentazioni della legge 33/23 si intende poi realizzare un progetto applicativo che risponda alla applicazione dei principi previsti dalla legge quadro e delle azioni previste dai Decreti attuativi.
Nell’ambito dei progetti di sviluppo digitale del PNRR si intende poi dotarsi di uno strumento innovativo e distintivo in grado di orientare le scelte strategiche di politica e programmazione sanitaria e rispondere in maniera adeguata al bisogno e alla domanda di assistenza sanitaria.
Sono in corso infatti studi volti a realizzare una “dashboard predittiva di programmazione sanitaria”, che consentirà da una parte di migliorare e mettere a sistema i database e gli strumenti di analisi già esistenti finalizzati al monitoraggio della performance del Sistema Sanitario, dall’altra di supportare sulla base di dati la definizione, la selezione, la valutazione di impatto di politiche e interventi sanitari, secondo un approccio value-based e di population health management.

I commenti

«Oggi grazie a questo progetto di Asl 4 – spiega l’Assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò – siamo davanti a un’innovazione di nuovi modelli di presa in carico delle persone anziane, che ridisegnano una nuova modalità di assistenza dei cittadini, a partire proprio da quelli più fragili e complessi. Regione Liguria vuole, grazie a questi percorsi, promuovere i corretti stili di vita e la presa in carico degli anziani non autosufficienti, la dignità, l’autonomia e l’inclusione sociale degli anziani, favorire l’invecchiamento attivo e la prevenzione delle eventuali fragilità. La presa in carico di tutti gli anziani di Neirone rappresenta un esempio di Community Building per cui la comunità è attivamente coinvolta e si prende cura di sé, coinvolgendo la comunità stessa nelle decisioni che la riguardano, inclusa la pianificazione, lo sviluppo e la gestione dei servizi, oltre le attività che mirano a migliorare salute e ridurre le disuguaglianze di salute. Questo progetto ci permetterà quindi di elaborare strategie di prevenzione e percorsi di diagnosi e cura che possano portare al miglioramento della salute di tutta la comunità. L’obiettivo è estendere progetti come questo a tutte le altre realtà liguri».

«Siamo molto contenti che, tra i Comuni montani e disagiatissimi del nostro comprensorio, sia stato scelto Neirone per partecipare a questo progetto. Ringraziamo perciò l’Asl 4 e la Regione per l’opportunità data ai nostri cittadini – commenta il Sindaco, Stefano Sudermania -. Il problema dell’entroterra è la distanza dai servizi dislocati nei nuclei più popolosi della costa, ma questo progetto permette invece di avvicinare i servizi sanitari agli abitanti del nostro borgo. Siamo perciò lieti di collaborare, anche mettendo a disposizione il locale che abbiamo sistemato affinché potesse diventare il Punto Salute di Neirone. Sarà operativo da subito e continueremo a migliorarlo nel tempo».

«Il progetto “Neirone in salute” Intende prendere in carico una intera comunità in modo integrato e partecipato nel costruire risposte di salute di prossimità e human centred – conclude il Direttore generale ASL4, Paolo Petralia -. La costruzione dell’analisi dei bisogni di salute degli over 65 anni, finalizzata ad ottenere una stratificazione per complessità clinica e bisogni assistenziali, è uno strumento essenziale per attuare interventi mirati di presa in carico (PIC) e presa in cura della comunità, permettendo di elaborare strategie di prevenzione e percorsi di diagnosi e cura mirati e personalizzati volti al miglioramento della salute della comunità e alla promozione di un invecchiamento sano e attivo della popolazione. Infine i risultati validati e pubblicati dello studio potranno costituire il punto di partenza per l’ideazione di un modello predittivo integrato di sanità digitale, in grado di contribuire tra l’altro alla riduzione delle liste d’attesa, delle ospedalizzazioni inappropriate e dei tassi di mortalità, che sarà diffusibile ed applicabile agli altri Comuni dell’entroterra».

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali