Quando finiranno i lavori alla chiesa di Graveglia? Abitanti in protesta
Alcuni cittadini della frazione di Carasco attendono da tempo la chiusura del cantiere che era stato fermato dalla Soprintendenza per ritrovamenti antichi

«Arrabbiati e preoccupati»: si definiscono così alcuni degli abitanti della frazione di Graveglia nel comune di Carasco. La ragione è da ricercare nella situazione in cui versa la chiesa parrocchiale da tempo oggetto di interventi.
La comunità vive in una situazione di stallo
«La canonica è stata demolita - ricordano gli abitanti della zona - così come la sacrestia. Poi quando facevano la palificazione sono stati ritrovati dei resti molto antichi e la sovrintendenza ha bloccato i lavori». Da quel momento la comunità vive in una situazione di stallo: la chiesa è in parte coperta con teloni, le fondamenta della parte posteriore sono scoperte. «Sembra che la canonica - lamentano - non si farà più come da progetto e oggi non si capisce come si procederà in quest’area».
Lo spazio intorno un cantiere aperto
Le messe vengono celebrate in maniera regolare, ma lo spazio intorno è un cantiere aperto: «Non sappiamo quando terminerà questa fase - concludono - . La prima domenica di settembre la comunità festeggerà Nostra Signora della Cintura e ci piacerebbe avere almeno il piazzale pronto, o per lo meno capire quali sono le intenzioni e le tempistiche per la chiusura di questo capitolo».
Opere fermate per la scoperta dei resti di un manufatto medievale
Le opere, seguite della parrocchia di Sant’Eufemiano, erano state fermate per via della scoperta dei resti di un manufatto medievale, che si trova a ridosso dell’edificio religioso. Gli interventi hanno quindi riportato alla luce murature che potrebbero essere databili all’XI secolo. «Siamo esasperati - commentano alcuni abitanti della zona - l’area andrebbe almeno sistemata, anche perché sembra una discarica in un sito archeologico. Sembra non esserci nemmeno rispetto per un’area religiosa. Vorremmo che si intervenisse per sistemare, ma anche che si potessero recuperare i metri cubi della canonica. Non da ultimo un altro problema sono le infiltrazioni che stanno anche rovinando un dipinto nella chiesa». Secondo i cittadini c’è anche un danno per la parrocchia a livello sociale: «Vorremmo che la Soprintendenza smuovesse le acque».