Il caso

Quella barra sabbiosa che fa uscire l’Entella fuori dagli argini

Secondo Melandri urgente risolvere il problema del progressivo insabbiamento della foce

Quella barra sabbiosa che fa uscire l’Entella fuori dagli argini
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Il fiume Entella, nel pomeriggio del 2 marzo scorso, è fuoriuscito dagli argini nei pressi del suo tratto finale. Con l’allerta meteo gialla che è iniziata alle 8 del mattino e si è chiusa alle 2 di stanotte, il livello del corso d’acqua è tornato nella norma attorno alle 20.

Le cause

La mareggiata, anche il giorno successivo, ha continuato a sferzare la costa e l’andamento della giornata ha suggerito alcune valutazioni di Giovanni Melandri, presidente del comitato Giù le mani dal fiume Entella, che torna a parlare della barra di sabbia alla foce del fiume.

"La causa della piccola fuoriuscita alla foce dell’Entella? La nota barra sabbiosa, davvero imponente quando non sono proprio le piene del fiume a liberare la foce dai sedimenti quanto basta a permettere lo sbocco in mare delle acque – afferma Melandri - tale barra sabbiosa non è, peraltro, che la punta dell’iceberg di una spiaggia sommersa di ben più considerevoli proporzioni. Specie in caso di piogge intense, anche se di breve durata, facilmente si ripete tale fenomeno, aggravato dall’abbassamento del passo sotto la ferrovia lato Chiavari, per consentire il passaggio dei camion che portano massi per il porto. Non occorre evidentemente una diga Perfigli, ma risolvere il problema del progressivo insabbiamento della foce, come è stato ripetuto fino alla noia. Per questo si richiamano ancora gli enti competenti, in particolare Regione Liguria, ma anche i Comuni interessati, ad affrontare la situazione nei modi opportuni. A tal riguardo – conclude Melandri - uno studio aggiornato delle correnti del Tigullio, che tenga anche conto dei cambiamenti climatici in atto, sarebbe senz’altro utile per individuare eventuali soluzioni che, una volta ridotto l’accumulo di sedimenti, possa evitare il ricostituirsi dello stesso".

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