Il caso

Querela al Centro Anidra da parte di Cesap e Favis

Le associazioni si costituiranno anche parte civile nell'eventuale procedimento contro gli indagati, a tutela delle famiglie e delle vittime danneggiate

Querela al Centro Anidra da parte di Cesap e Favis
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Querela formalizzata da parte degli avvocati Donatella Casini e Paolo Florio di Firenze, nell’interesse delle associazioni Cesap e Favis, nei confronti del Centro Anidra.

La vicenda ha origine dopo la diffusione della notizia dell’arresto di Vincenzo Paolo Bendinelli guida spirituale del Centro olistico Anidra di Borzonasca e del dott. Paolo Oneda, dirigente medico di Chirurgia Generale presso l'ospedale di Manerbio, entrambi accusati di omicidio volontario con dolo eventuale in relazione al decesso di Roberta Repetto, di 40 anni, il 9 ottobre 2020, aderente al Centro Olistico Anidra di Borzonasca (Genova).

 

In quell’occasione le associazioni CeSAP (Centro studi sugli abusi psicologici) e FAVIS (Associazione familiari delle vittime delle sette) hanno prodotto congiuntamente una comunicazione in cui si chiedeva agli enti preposti l'avvio di azioni tempestive volte a ottenere anche maggiori informazioni sul Centro olistico Anidra, alla luce di quanto emerso dalle indagini e in virtù della promozione e diffusione da parte del Centro di teorie e trattamenti alternativi privi di ogni evidenza scientifica, che a fronte di eventuali benefici riscontrati soggettivamente, debbono essere qualificati senza mezzi termini nocivi. A ragione di questo, Cesap e Favis hanno chiesto una netta presa di posizione da parte del Ministero della Sanità e degli Ordini Nazionali dei Medici e degli Psicologi, nella lotta contro ogni pseudo-cura che possa mettere a serio repentaglio la salute e la stessa vita dei connazionali.

 

La comunicazione è stata ripresa e diffusa dagli organi di stampa; in risposta, dal Centro olistico si è provveduto alla stesura di una lettera denigratoria e offensiva della reputazione delle due associazioni, tutt'ora presente sul sito del Centro.

È stato necessario, dunque, per i rappresentanti di Cesap e Favis dare mandato ai propri legali, per la formalizzazione della querela. Inoltre, le associazioni si costituiranno parte civile nell'eventuale procedimento che si andrà a instaurare, che vede gli indagati responsabili dei reati che la procura formalizzerà rispetto al decesso di Roberta Repetto, e si impegnano a rappresentare tutte le vittime e le famiglie che avessero subito danni all'interno del Centro olistico Anidra.

Si ricorda a tal proposito che le associazioni CeSAP (Centro Studi sugli Abusi Psicologici) e FAVIS (Familiari delle vittime delle sette) operano da oltre un ventennio sul territorio nazionale per offrire assistenza alle vittime di aggregazioni culturali/ comunitarie coercitive e informare sui pericoli delle derive settarie in fattiva collaborazione con le forze dell'ordine e le istituzioni.

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