Raccolta funghi vietata durante i giorni di allerta
Il regolamento e i consigli utili
La ricerca di funghi nelle foreste regionali del parco dell'Aveto è vietata nelle giornate interessate da allerte meteo rossa ed arancione emanate dagli organi competenti, e la vendita dei permessi relativi a tali giornate è sospesa.
Tesserini e ticket
In caso di acquisto effettuato precedentemente all'emanazione dell'allerta, la validità dei tesserini è comunque sospesa per la durata dell’allerta. Per i soli ticket giornalieri, su richiesta degli interessati l'ente parco potrà provvedere a forme di compensazione/risarcimento.
Il “regolamento del parco per la tutela e valorizzazione delle foreste regionali”, che ricomprende anche le norme per la raccolta dei funghi, è scaricabile per intero qui: http://www.parcoaveto.it/documentitrasparenza/amministrazione_trasparente/prave-amm-trasp15469.pdf
"Un atto di civiltà e rispetto"
“Si tratta, crediamo, di una regola di grande civiltà e rispetto – spiega Michele Focacci, commissariostraordinario del Parco –. Dovrebbe essere abbastanza intuitivo già da parte dei ricercatori rinunciare ad andare a vagare nei boschi per funghi in caso di maltempo, tanto più in caso di vere e proprie condizioni di avversità meteo come durante le allerte… però vediamo che non è così, e alcuni sconsiderati mettono a rischio la propria incolumità o la loro stessa vita avventurandosi per funghi in giornate proibitive. Così facendo mettono a repentaglio anche quella dei soccorritori, in caso (ahimè, fin troppo frequente, come si legge dalle cronache, anche recentissime) di smarrimenti, cadute, incidenti ecc. che prevedono il loro intervento. Ci pare che durante le allerte i servizi di soccorso e protezione civile siano già abbastanza impegnati nelle attività di controllo e in interventi a favore della cittadinanza colpita, e sinceramente crediamo inutile gravarli ulteriormente di possibili interventi per soccorrere pochi azzardati e imprudenti raccoglitori, tanto più in ambienti difficoltosi per raggiungibilità e operatività come i boschi di montagna, spesso in settori privi di sentieri dove i cercatori si avventurano…”.
I consigli utili
In effetti anche con meteo favorevole capita spesso che le persone, prese dalla ricerca, si smarriscano o si facciano male scivolando e cadendo nei boschi. "Diamo perciò alcuni consigli di prudenza, utili in qualche caso a scongiurare brutte figure o veri e propri incidenti - continua il Parco - a evitare dispendio di energie e tempo prezioso delle squadre di soccorso e, in qualche caso, a salvarsi la vita: i boschi di montagna sono ambienti difficoltosi in cui muoversi se non si è allenati, capaci ed esperti dei posti, e molti ricercatori improvvisati non lo sono":
- Indossare sempre calzature adatte, alte alla caviglia e dalla suola antiscivolo
- Vestirsi sempre adeguatamente, portando con sé anche maglioni, giacche e qualcosa di impermeabile
- È buona norma indossare qualcosa di appariscente, che favorisca la vostra visibilità
- Lasciare detto a qualcuno dove si va e i propri orari presunti di ritorn
- Effettuare la raccolta in compagnia e non da soli
- Provvedere ad avere il telefonino con sé e con batteria carica al massimo
- Non avventurarsi su terreni o pendii scoscesi, tratti esposti o instabili: commisurare gli spostamenti in base ai propri limiti, capacità e stato di forma
- In caso di condizioni meteo non favorevoli (nebbia, pioggia, gelo), rinviare l’uscita: leggere sempre preventivamente il meteo e informarsi su possibili allerte
- Documentarsi sempre prima sui posti che si intendono “battere”, procurandosi e portando con sé una cartina dei sentieri
- Rispettare le norme regionali e locali previste per la raccolta funghi, nessuna esclusa
“Noi abbiamo voluto dare, forse per primi, l’esempio, almeno nelle nostre zone - chiosa il commissario straordinario Focacci - e ci siamo già guadagnati molti apprezzamenti da parte degli operatori del soccorso e delle guardie micologiche… speriamo che su questa strada ci seguano anche i Consorzi e gli altri enti competenti, in modo da favorire la prevenzione di incidenti a più larga scala e farci conoscere come territorio attrattivo sì per i tanti e gustosissimi funghi, ma anche per giudizio e buon senso e soprattutto attenzione e riguardo nei confronti dei nostri frequentatori.”