il caso

Rapina aggravata: denunciati minorenni

L'intervento delle forze dell'ordine di Genova

Rapina aggravata: denunciati minorenni
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Lo scorso mese di Giugno, gli uomini del Commissariato Prè hanno proceduto all’esecuzione di quattro provvedimenti restrittivi della libertà personale e una denuncia nei confronti di altrettanti soggetti minorenni, per due distinti episodi di rapina aggravata in danno di coetanei verificatisi nella zona di competenza.

Il primo reato viene consumato in Via Buozzi, di notte, due minori sbattono contro il muro la vittima, puntandogli anche un coltello alla gola e procurandogli lesioni con prognosi di cinque giorni, riuscendo nell’intento di rubargli cellulare, borsello e portafogli. Grazie all’esame delle immagini delle telecamere di zona, all’analisi dei tabulati telefonici e al riconoscimento degli aggressori, tramite album fotografici, da parte della giovane parte offesa, si riesce a risalire all’identità dei due aggressori. Entrambi risulteranno poi alloggiati presso una Comunità di accoglienza del centro storico nel quartiere di San Teodoro, luogo ove viene ritrovata la refurtiva provento della rapina. All’esito delle indagini la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni dispone la custodia in carcere per uno dei due, il quale viene associato presso il carcere minorile di Torino. Per il complice, a seguito di approfondimenti investigativi, scatta invece la denuncia.

Il secondo episodio vede protagonisti altri tre minori autori di una cruenta rapina in danno di un coetaneo, nei pressi di Via Mura degli Angeli. La vittima viene prima fatta inginocchiare, per poi essere picchiata, anche con un violento pugno nei reni, subendo infine lo strappo della collanina in oro che aveva al collo. Grazie al tempestivo intervento del personale delle volanti dell’UPGSP e le approfondite ricerche dei soggetti in zona, gli operatori riescono ad intercettare i tre rei ed anche a recuperare la collanina poi restituita alla vittima. La Procura per i Minorenni disporrà, infine, per tutti e tre i soggetti la restrizione e dunque l’affidamento in via cautelare presso tre strutture in tre zone diverse d’Italia, misure tempestivamente eseguite dal personale del Commissariato Prè, impartendo loro prescrizioni da rispettare e che se violate apriranno immediatamente le porte del carcere minorile.

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