Resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, i Carabinieri arrestano un 32enne
E' accaduto a Chiavari, non è mancato neanche... l'inseguimento in città
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Sestri Levante hanno tratto in arresto un cittadino di nazionalità rumena, classe 1990, domiciliato a Maissana (SP), per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.
I fatti
I militari della Compagnia Sestrese sono sopraggiunti in ausilio dei colleghi della Compagnia di Chiavari che, in corso Garibaldi, durante un controllo alla circolazione stradale, hanno fermato un’autovettura per un accertamento sulle condizioni psicofisiche del conducente, il quale mostrava segni di insofferenza ed agitazione.
L’uomo è stato sottoposto al test dell’etilometro con un esito positivo di oltre 2 g/l. I militari hanno quindi dovuto procedere al ritiro della patente e al fermo amministrativo dell’autovettura.
Il cittadino rumeno, però, si è opposto in modo concitato ai provvedimenti adottati nei suoi confronti. Prima ha cercato di impedire la rimozione della propria autovettura, frapponendosi tra il carroattrezzi e il veicolo da rimuovere, quindi ha tentato di sferrare una testata a uno dei carabinieri e infine, mentre gli uomini dell’Arma tentavano di contenerlo e ricondurlo alla calma, ha afferrato una sedia presa dai tavolini della veranda di una vicina pizzeria e l’ha scagliata contro i carabinieri, colpendo un militare che è stato ferito ad una mano. Il conducente è quindi fuggito a piedi in direzione del lungomare di Chiavari.
I militari lo hanno rincorso e per arrestarlo e vincere la violenta opposizione dell’uomo, hanno dovuto irrorare lo spray al peperoncino in dotazione. Solo allora il cittadino rumeno si è calmato ed è stato possibile ammanettarlo.
Il militare colpito dalla sedia ha dovuto ricorrere a cure mediche presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Lavagna dove, a seguito di un trauma alla mano destra, gli sono state diagnosticate lesioni giudicate guaribili in 20 giorni.
L’arrestato nella stessa mattinata è stato condotto avanti al Giudice Monocratico del Tribunale Ordinario di Genova che ha convalidato l’arresto per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. E’ stato altresì denunciato in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza alcolica.
L'altro fatto
I militari di Sestri Levante hanno tratto in arresto cogliendo sul fatto un ragazzo che aveva appena consumato un furto ai danni di una tabaccheria nei pressi di quella via Fascie.
Alla vista delle divise dell’Arma, ha cercato di darsi alla fuga a piedi. I carabinieri lo hanno rincorso, riuscendo a fermarlo e ad ammanettarlo. L’uomo aveva con sé un sacchetto con parte della refurtiva: alcune ricariche per sigarette elettroniche per un valore di circa 450 euro. La perquisizione personale ha permesso inoltre di recuperare altri 450 euro in denaro contante tra banconote e moneta, che il malvivente aveva preso dal registratore di cassa della tabaccheria.
Il giovane condotto presso la caserma di Via Val di Canepa, è stato sottoposto a fotosegnalamento per l’identificazione, poiché sprovvisto di documento di identità, invitato a fornire le proprie generalità, ha dichiarato di essere di origine marocchina, ma domiciliato in Spagna. Inoltre ha affermato di non avere ancora compiuto 15 anni. I carabinieri, per accertare l’età anagrafica e determinare così la competenza dell’Autorità Giudiziaria – ordinaria o minorile – lo hanno condotto presso il pronto soccorso dell’ospedale di Lavagna, dove è stato sottoposto ad esame radiologico del polso grazie a cui è stato possibile attribuirgli un’età di 18-19 anni.
Il ladruncolo è stato quindi dichiarato in stato di arresto per il reato di furto aggravato. Nella stessa mattinata è stato condotto dal Giudice Monocratico del Tribunale Ordinario di Genova che ha convalidato l’arresto, disponendo nei suoi confronti l’applicazione della misura cautelare personale dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria da eseguirsi presso la Questura di Genova. La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita al legittimo proprietario. I carabinieri stanno approfondendo le indagini per verificare il coinvolgimento del magrebino in fatti analoghi commessi nel Tigullio negli ultimi giorni.