Riprese in consiglio, Zoagli dice no
L’ultima interrogazione sul sistema di registrazione delle sedute consiliari era del luglio 2015
Riprese del consiglio comunale: solo tante parole a Zoagli, ma nessun fatto.
Riprese in consiglio
Se ne discute in continuazione sui social, perchè i cittadini osservano forse con un po' di invidia, i Comuni limitrofi e non, come quello di Sori, dove il consiglio comunale è addirittura in streaming. Al borgo resta un’utopia, anzi una barzelletta.
«Mentre a Zoagli la disputa sulla diretta del consiglio comunale imperversa (per modo di dire) - l'ultimo commento ironico di Roberto su Facebook - pochi chilometri più a levante, ecco i maxi schermi per i lavori pubblici in corso». In svariate interpellanze, già quando era sindaco Rita Nichel, oggi all’opposizione, i consiglieri che si sono succeduti, chiedevano la possibilità di registrare le sedute, qualcuno anche a proprie spese.
Le interrogazioni
«Ma la trasparenza – si legge su Facebook – è un'opinione». Eppure il sindaco Franco Rocca ha più volte, in questi anni, sottolineato la presenza di un sistema per le riprese in aula, ma di fatto, restano un sogno per chi vorrebbe seguire i lavori del parlamentino da casa. L’ultima interrogazione sul sistema di registrazione delle sedute consiliari era del luglio 2015. Il sindaco, in consiglio, illustrava il sistema di registrazione: l’opposizione chiedeva le modalità di accesso ai files audio, la pubblicazione degli stessi on-line per poterli rendere disponibili ai cittadini impossibilitati a partecipare alle sedute di consiglio.
Si suggeriva anche l’aggiunta di un microfono ambientale, per poter aumentare l’efficacia del sistema, includendo nella registrazione anche le conversazioni non direttamente provenienti dai microfono, di volta in volta abilitati (in quanto si tratta di un sistema macchinoso – nell’interrogazione - e prono all’errore umano).