Rissa e incendio doloso a Lavagna: indagini concluse con cinque denunce, ma in tre si sono dileguati
La clamorosa rissa fra i binari della stazione di Lavagna e l'incendio in via dei Devoto ha ufficialmente dei colpevoli: di tre di questi, però, si sarebbero ormai perdute le tracce

Si sono concluse le indagini relative al doppio grave episodio verificatosi a Lavagna il 28 agosto scorso: prima una rissa in stazione e quindi l'incendio doloso in via dei Devoto all'ex Hotel Marina.
Rissa e incendio doloso, cinque denunce
Prima la rissa fra due gruppi in stazione a Lavagna, con lancio di pietre e bottiglie da un lato all'altro dei binari, parzialmente ripresa col telefono da un viaggiatore. Non vi è presidio neppure della Polfer, e la violenza può continuare imperterrita per diversi minuti prima che i protagonisti si dileguino. Poi, in serata, un incendio in via dei Devoto, all'ex Hotel Marina, abbandonato ed utilizzato come ricovero dai senzatetto: quello che inizialmente appare un incidente si rivela essere un rogo doloso, appiccato proprio come ritorsione successiva alla rissa.
Ad appiccare le fiamme sarebbero state tre persone nel giro dello spaccio cittadino: un iraqeno 38enne e due operai italiani, di origini siciliane, di 42 e 43 anni. Nel mirino due tunisini di 37 anni che lì trovavano rifugio. Come riporta anche il Secolo XIX di oggi, la molla scatenante lo scontro fra le due "fazioni"sarebbe stato il giro dello spaccio di droga, con i due tunisini che avrebbero invaso il "territorio" degli altri tre. Tutti sono stati denunciati per rissa, mentre l'iraqeno e i due italiani anche per danneggiamento e incendio doloso. Ma nel frattempo, riporta il quotidiano genovese, dell'iraqeno e dei tunisini si sono perdute le tracce e si suppone abbiano abbandonato Lavagna.