Riva Trigoso, A scuola di Costituzione

Vincitori del concorso i bambini della quarta elementare di Riva

Riva Trigoso, A scuola di Costituzione
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La scuola intesa come luogo di incontro e dello stare insieme, nella e nelle diversità. Un pregio raro al giorno d’oggi, ma che è valso ad alla classe 3°A, oggi 4°, della scuola primaria «Umberto I» di Riva Trigoso il primo premio del concorso nazionale «A scuola di Costituzione», indetto dal Centro Iniziativa Democratica Insegnanti.

A scuola di Costituzione

Giovedì 26 ottobre alle 14,30, nei locali della biblioteca di Riva Trigoso, i bambini hanno ricevuto l’importante riconoscimento insieme alle loro maestre Valentina Guastini e Cinzia Magnasco, che li hanno guidati lungo un percorso durato un intero anno scolastico e culminato con la rappresentazione teatrale curata da Antonio Panella “Perché si recita?”. Una piece unica, che ha visto recitare insieme gli ospiti della comunità residenziale «Villa Gritta» di Cogorno, diretta dal dott. Walter Conti, insieme agli alunni della scuola primaria e alle studentesse del Liceo delle Scienze umane «F. Delpino» di Chiavari.

Una forte sinergia d’intenti, che ha visto la classe non solo recitare, ma principalmente tenere un diario di bordo che raccontasse tutte le attività inerenti al progetto dall’inizio dell’anno: un richiamo continuo alla Costituzione e all’insegnamento di comportamenti di solidarietà e accoglienza, portatori di atteggiamenti di apertura e consapevolezza di se stessi, degli altri, di se stessi con gli altri.

«I bambini hanno esplorato numerose tematiche, analizzando momenti storici importanti, dall’“I care” di don Lorenzo Milani al Vajont, dalle elezioni americane all’anniversario della caduta del muro di Berlino, riflettendo  sull’accoglienza e i diritti umani partendo da diversi silent book e arrivando a Lia Levi – spiegano le docenti referenti del progetto -. La classe si è trovata a discutere animatamente di disobbedienza facendo la conoscenza di Antigone e Stanislav Petrov, ha parlato di memoria storica, di regole, di conseguenze, di libertà, di intercultura e biodiversità anche attraverso la Radio Scuola. I bambini hanno sperimentato, passando per una didattica del fare, emozioni, storie, personaggi e territorio, hanno richiesto assemblee e preso decisioni».

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