Camogli

"Rosamino" resta chiuso anche online

L’imprenditrice e giornalista vive a Camogli e parla della sua scelta

"Rosamino" resta chiuso anche online
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"Rosamino" è chiuso e non vende on line. Una scelta forse impopolare di questi tempi, ma per la titolare Rosanna Giallorenzo Testa, giornalista, scrittrice e anche stilista, camoglina adottata, con una boutique ‘gemella’ a Lugano, non è difficile spiegare il motivo di questa decisione.

Rosanna Giallorenzo Testa: "Il mio è un articolo voluttuario e non indispensabile: la vendita sul web non è un’alternativa, per me"

Il suo negozio, dove ogni capo di abbigliamento è unico e piace a donne di ogni età, si trova in Salita Pinetto, a due metri dal lungomare. A causa della pandemia da Coronavirus, è tra i molti a Camogli, con le serrande abbassate.

"Il mio è un articolo voluttuario e non indispensabile – spiega Rosanna – la vendita online non è un’alternativa, per me, e non sono l’unica ad aver preso questa decisione. Occorre considerare che attualmente le persone stanno in casa e un abito non è utile, perché prevalentemente hanno addosso una tuta comoda e se anche volessero indossare uno dei miei abitini, magari per il proprio compagno, è già nell’armadio. Non ritengo che sia il momento opportuno per questo genere di acquisti, non sono necessari adesso. Eppure fino a un mese fa era questa la mia strada, così come nuove forme di promozione, ma adesso tutto è cambiato".

Anche altri artigiani del borgo sono in difficoltà e resta molta incertezza nel comparto, in generale.

"Personalmente rifletto molto sul ‘dopo’ – aggiunge – e ho capito che nel presente non serve affrettarsi. Aspetto. La creatività in questi tempi di “guerra” è la prima soccombere: si cerca di rimanere ottimisti, pensando alle riaperture e alla ripresa. Valuterò le reazioni quando la quarantena sarà conclusa e allora ci sarà, eventualmente, il momento per riattivarsi su questa o altre strade. Mi domando, in futuro, cosa farà ancora piacere alle persone".

Rosanna ha un figlio biologo e l’occasione di confrontarsi con lui sulla pandemia che sta costringendo il pianeta ad una contrazione economica devastante, ma soprattutto sull’elevatissimo numero di vittime.

"Lontano da me il pessimismo – chiude -, ritengo, tuttavia, che al momento la cosa più importante sia la salute e mi soffermo spesso sulla urgenza di cure efficaci contro il Covid 19, in attesa di un vaccino".

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