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Sanità in sciopero: a rischio visite, esami e prestazioni

L'azienda sanitaria assicura che il pronto soccorso e i servizi di emergenza saranno garantiti

Sanità in sciopero: a rischio visite, esami e prestazioni
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Ci saranno anche i sanitari del Tigullio sulle barricate, a margine dello sciopero nazionale, per tutta la giornata, indetto dalla sigla USB, USB PI (Pubblico Impiego) e CUB. E aziende sanitarie liguri garantiscono i servizi di emergenza e pronto soccorso per tutto il 21 maggio, giornata dello sciopero: non sono garantite, invece, attività programmate come visite, esami e prestazioni.
“Sciopero generale nazionale per la giornata del 21 maggio 2021- fanno sapere le Asl liguri – Proclamato per tutto il personale del comparto Sanità pubblica, IPAB e ASP degli Enti Locali e Policlinici Universitari. Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha informato in merito alla proclamazione, ai sensi della legge n. 146/90 e successive modificazioni, da parte delle Associazioni sindacali USB – Unione Sindacale di Base, USB-PI – Unione Sindacale di Base – Pubblico Impiego e CUB Sanità, dello sciopero generale nazionale di tutto il personale del comparto Sanità pubblica, IPAB e ASP degli Enti Locali e Policlinici Universitari, su tutto il territorio nazionale per venerdì 21 maggio 2021 intera giornata”.

“Emergenze garantite”

“Le Aziende sanitarie liguri – continuano le Asl della Liguria – assicurano, nelle Strutture interessate dallo sciopero, il rispetto delle norme di legge sulla garanzia dei servizi pubblici essenziali e delle emergenze, per ridurre il più possibile eventuali disagi alla cittadinanza.”

A rischio le attività programmate

“In particolare – concludono le Asl liguri – verranno garantiti i servizi di emergenza e di Pronto Soccorso. Potranno invece subire interruzioni e sospensioni le attività prenotate e programmate.”

Le motivazioni del Cub, Confederazione Unitaria di Base

"Vi invitiamo allo sciopero generale della sanità, è importantissima la partecipazione di tutti. Il 21 maggio, in occasione del G 20 sulla sanità globale alla luce della pandemia, CUB Sanità proclama sciopero in tutta Italia per i lavoratori e le lavoratrici della Sanità Pubblica e Privata. La pandemia ha reso sempre più difficili le condizioni di chi lavora nel settore: turni massacranti, carenze croniche di personale, carenze nelle misure di sicurezza e nella tutela della salute dei lavoratori del settore, situazioni drammatiche nei servizi esternalizzati e nelle RSA, dove migliaia di lavoratori sono in cassa integrazione e a rischio licenziamento. A tutto questo si somma l’inutile e odioso autoritarismo imposto agli operatori sanitari dal Governo Draghi, che impone l’obbligo vaccinale con il ricatto e la minaccia di privazione del reddito. Una misura che solo l’Italia ha adottato. Alla riunione del G20 del 21 maggio partecipano le grandi multinazionali della salute e del farmaco per discutere della gestione della nostra salute e della pandemia. Le decisioni che assumeranno rispecchieranno i loro interessi in una visione industriale e aziendalizzata della salute. Ma solo una nuova riforma della sanità, può tutelarci veramente da futuri rischi pandemici e i finanziamenti previsti dal Recovery Plan sono meno di metà di quanto si è perso negli anni", Alex Buselli, CUB Sanità Milano

 

 

 

 

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