La scomparsa

Santa dice addio a Giulio Ciana, decano degli albergatori e filantropo

Aveva 86 anni. Aiutò persone e famiglie in difficoltà promuovendo la realizzazione di cooperative e alloggi . Presidente dell'Associazione Culturale Spazio Aperto di via dell’Arco

Santa dice addio a Giulio Ciana, decano degli albergatori e filantropo
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Giulio Ciana, decano di una famiglia tra le prime a investire nel settore turistico a Santa Margherita Ligure, tuttora presente con quattro alberghi, si è spento oggi nello stesso albergo dove era nato 86 anni fa e dove è sempre vissuto.

Filantropo per tutta la vita

E’ giusto che la città renda onore all’ultima figura di filantropo che ha alleviato le sofferenze di numerosi concittadini: un’attività che a causa della sua natura modesta e riservata non ha avuto il risalto che meritava. Oltre 50 anni fa fu colpito dall’iniziativa di alcuni benefattori che avevano fondato a Volta Mantovana un asilo nido per accogliere i figli di donne in difficoltà: fu così che nel 1971 creò e finanziò a Santa Margherita una sezione staccata del “Nido Federico Traverso” che chiamò “Villa Gelsomino”, dal nome della costruzione affittata in Salita Banchi. I bambini erano seguiti da due volontarie, poi diventate tre, che nel 1989 si trasferirono in appartamenti di proprietà di Giulio Ciana ed estesero l’aiuto anche a chi, una volta uscito dal Nido, doveva trovare una collocazione sociale: oggi le volontarie e alcuni dei numerosi bambini, divenuti adulti, costituiscono la “famiglia allargata” di Giulio.

Aiutò persone e famiglie in difficoltà promuovendo la realizzazione di cooperative e alloggi

Sempre più coinvolto nelle realtà sociali di Santa Margherita Ligure sentì l’esigenza di aiutare persone e famiglie che necessitavano di un alloggio temporaneo: d’accordo con la Parrocchia, che mise a disposizione il quarto piano dell’edificio di via Dogali, finanziò la realizzazione di 14 unità abitative autonome in grado di ospitare da due a quattro persone ciascuna. Si tratta della realtà battezzata “il Melograno”, alla quale si sono aggiunte successivamente tre unità in via Roccatagliata ed altre in via Cervetti Vignolo, dove Giulio Ciana ha contribuito alla trasformazione di un appartamento di Nido Traverso per realizzare tre unità abitative destinate a donne in difficoltà, gestite dal Centro di Aiuto alla Vita. Ulteriore iniziativa la trasformazione di due appartamenti di sua proprietà in Corso Matteotti da destinare all’associazione “Il Mondo” per ospitare anziani autosufficienti: quattro monolocali più due bilocali e un’area comune. A questo si è aggiunta la realizzazione di due monolocali ricavati da un appartamento di sua proprietà in via Roccatagliata.

Recentemente ha donato al Comune alcuni locali in via Roma, già destinati gratuitamente alla cooperativa Zucchero Amaro, per abbinare la mostra permanente di numerose opere del pittore Flavio Costantini che aveva collezionato in numerosi anni di amicizia personale, cedute anch’esse al Comune. Per finire, a lui si deve il medaglione celebrativo di Guglielmo Marconi esposto sulle mura del Castello cinquecentesco, opera dello scultore Lorenzo Cascio.​​​​​​​​​​​​​​​​

Presidente dell'Associazione Culturale Spazio Aperto di via dell’Arco

Nel 2006, ritiratosi dalla gestione dell’hotel Regina Elena, ha dato un importante impulso alla vita culturale della città ristrutturando un suo locale e finanziando l’Associazione di Promozione Sociale Spazio Aperto di Via dell’Arco, che si è imposta come importante polo di aggregazione e sviluppo di eventi.  "Il direttivo e i sociesprimono il cordoglio per la morte del presidente Giulio Ciana", si legge nel comunicato dell'Associazione Culturale.

 

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