Tradizioni

Santa Margherita Ligure ha rinnovato la tradizione del Confeugo

Il corteo, partito da piazza San Siro, è arrivato in piazza Caprera, dove si sono tenuti i discorsi istituzionali e la consegna del riconoscimento annuale da parte della città

Santa Margherita Ligure ha rinnovato la tradizione del Confeugo
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Questa mattina a Santa Margherita Ligure è stata rinnovata la tradizione del Confeugo.

Il corteo, partito da piazza San Siro, è arrivato in piazza Caprera, dove si sono tenuti i discorsi istituzionali e la consegna del riconoscimento annuale da parte della città

La cerimonia, organizzata dal Lions Club Santa Margherita Ligure-Portofino in collaborazione con il Comune di Santa Margherita Ligure, è stata introdotta dalla sfilata e dall’esibizione degli Sbandieratori del Gruppo Sestieri Città di Lavagna accompagnati dai figuranti del Gruppo Storico Capitaneato di Rapallo e dal gruppo musicale Gilda Musicorum.

Il corteo, partito da piazza San Siro, è arrivato in piazza Caprera, dove si sono tenuti i discorsi istituzionali e la consegna del riconoscimento annuale da parte della città che in questa edizione è andato alle Associazioni di Protezione Civile: Vab-Gruppo Lupo, Radio Club Levante, Croce Rossa Italiana e Associazione Nazionale Carabinieri.

Non poteva ovviamente mancare il tradizionale saluto tra il Doge, ruolo che quest’anno è stato ricoperto dal vice sindaco Emanuele Cozzio, che ha preso il posto del sindaco Paolo Donadoni, indisposto, e l’Abate del Popolo, interpretato quest’anno da Argo Gaetani, classe 1939, che si occupa di assistenza motonautica e velica nel porto cittadino, grande sportivo e appassionato di atletica: nel 2022 è stato il più anziano podista a tagliare il traguardo della Firenze-Faenza, la celebre 100 km del Passatore.

L’Abate ha sollecitato il Doge su alcuni temi su come sia cambiata la città in questi anni; sulla valorizzazione delle eccellenze cittadine e sulla presenza dei cantieri di lavori a ridosso delle elezioni amministrative di gigugno 2024.

Cozzio ha risposto facendo riferimento ai percorsi di crescita e di miglioramento della città intrapresi nonostante due eventi negativi di grande portata - la mareggiata nel 2018 e il Covid-19 nel 2020 e ricordando le inziative culturali volte alla valorizzazione dei personaggi cittadini attraverso i nuovi spazi museali realizzati e alle donazioni ricevute. «In questi anni abbiamo avuto l'opportunità di imparere tante cose soprattutto il capire quanto sia fondamentale il dialogo quotidiano con le persone e come questo dialogo debba essere tramutato in collaborazione con le realtà cittadine e con le altre Istituzioni. I risultati sono stati raggiunti insieme».

Sulla domanda relativa ai cantieri Cozzio ha sottolineato: «Far partire un cantiere oggi vuol dire che si è lavorato almeno due o tre anni prima; per decidere, progettare, approvare nei vari passaggi, trovare i finanziamenti, assegnare i lavori. Un lavoro molto lungo. I cantieri che iniziano adesso o che sono iniziati qualche mese fa o che inizieranno nelle prossime settimane, sono frutto di un lungo impegno iniziato tempo addietro».

Al termine, in segno beneaugurante in vista del nuovo anno, come da tradizione, sono stati bruciati i rami di alloro e sul fuoco gettati confetti, zucchero e vino.

Erano inoltre presenti alla cerimonia anche il Presidente del Lions Club Santa Margherita Ligure-Portofino Paolo Pendola, le Assessore comunali Beatrice Tassara e Patrizia Marchesini, la Consigliera comunale Arianna Sturlese, il Consigliere comunale Guglielmo Caversazio, il Vicesindaco di Portofino Giorgio D’Alìa.

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