Sant'Ambrogio ricorda la Campagna di Russia
Ieri la commemorazione della battaglia di Nikolajewka, da cui tanti alpini non sono mai più tornati

Sant’Ambrogio ha ricordato i dispersi e caduti della Campagna di Russia. Santa messa ieri alle 17,30, in ricordo dei dispersi e caduti nella Campagna di Russia.
In ricordi di caduti e dispersi della Campagna di Russia
L’ha voluta Livio Ghisi, soprattutto per ricordare quei tragici eventi bellici, nei quali ha perso lo zio, l’Alpino Roberto Pizzi (nella foto). E’ tra i pochi che collabora in Liguria al ricordo e celebrazione del 75mo anno della battaglia di Nikolajewka: «Gli alpini si sono battuti per uscire dalla sacca – racconta Ghisi – e continuare la ritirata verso la salvezza. Migliaia di morti e dispersi italiani tra i quali mio zio, alpino della Tridentina. Ho chiamato le associazioni Ana della zona e L’Unirr, reduci di Russia, regionale».
Recentemente ha anche collaborato per la creazione di un libro di memorie di militari dispersi e caduti nella ritirata, in quanto possiede parecchio materiale storico tramandato dalla sua famiglia. L’Alpino Pizzi apparteneva al battaglione Edolo, divisione Tridentina. Disperso durante la battaglia di Nikolajewka, fu catturato e imprigionato, come è emerso da documenti e testimonianze, in un paio di campi di concentramento a nord dell ex Urss. Non è più tornato come migliaia di altri italiani. La cerimonia in ricordo dei Caduti nella Battaglia di Nikolajewka, si ripeterà a Genova domenica 28 gennaio, alle 9, al cimitero monumentale di Staglieno.