Scempio in via Baisi, arriva la diffida

Scempio in via Baisi, arriva la diffida
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Il cartello campeggiava ormai da parecchi anni all’imbocco di via Baisi, divenuto quasi illeggibile per l’azione del sole che sembrava ormai aver cancellato oltre alle scritte persino il progetto stesso del Baisi Park. Un progetto da 124 box interrati e semi interrati, oltre a una cinquantina di parcheggi a raso datato 2009. In cambio il Comune avrebbe beneficiato dell’area verde circostante, di 9 box e di 29 stalli ad uso pubblico oltre all’ampliamento della vicina via Maggio Veroggio. Tutto sembrava naufragato, fino a qualche settimana fa quando sono comparse le prime recinzioni intorno all’area. Da lì all’abbattimento della lunga siepe di pitosforo e delle essenze arboree che sovrastavano la proprietà il passo è stato breve. Ma a quanto pare anche troppo accelerato. O almeno questa è la tesi di numerosi abitanti del quartiere San Rocco, ripresa nella diffida inviata al Comune dall’avvocato Daniele Granara con cui si intima il ripristino dei luoghi allo stato precedente.

Via Baisi, la diffida per l'intervento radicale di pulizia senza autorizzazione paesaggistica

Tra gli elementi fondanti della diffida ci sarebbe proprio l’intervento radicale di pulizia in assenza di autorizzazione paesistica. I timori sono quelli di una nuova cementificazione selvaggia. Tra le lamentele di chi ha assistito impotente allo «scempio», anche il posizionamento delle barriere e l’abbattimento della siepe: «i pitosfori rasi a zero non fanno parte dell'area privata, ma di quella comunale (quindi anche le grate che danno sull'Aurelia sono poste su area pubblica) - commenta ad esempio Alessandra sul Mugugno Rapallo - Mi aspettavo una reazione energica da parte di chi di dovere ma sono tornata dalle vacanze e vedo che tutto tristemente tace».
Intanto, sempre in tema parcheggi è stata ufficializzata nei giorni scorsi un’ulteriore proroga ad Apcoa Parking che gestirà fino al prossimo 30 ottobre i 318 stalli a pagamento cittadini assegnati, finora solo sulla carta, alla società napoletana A.M. parking srl. Il differimento dei termini sarebbe dovuto a ritardi nella conclusione delle procedure di gara da parte della stazione appaltante regionale. L’azienda avrebbe dovuto subentrare il primo luglio 2017.

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