Scrivere la storia della Mulattiera di Montallegro
Appuntamento domenica 29 ottobre a Rapallo
L'obiettivo è chiaro e semplice: tutelare, valorizzare e preservare l’antica mulattiera di Montallegro.
La Mulattiera di Montallegro
Tutelare e valorizzare la Mulattiera anche raccogliendo preziose testimonianze da tramandare ai più giovani. È con questa finalità che il Circolo della Pulce lancia un appello a tutti i rapallesi, invitandoli a partecipare all’evento in programma per domenica 29 ottobre, portando vecchie fotografie, documenti o anche i ricordi dei nostri “Vecchi” con cui muovere un primo passo nel progetto “Salita al Santuario di Montallegro".
«Il progetto - spiega Nadia Molinaris - prevede la valorizzazione della nostra antica strada sia sotto l’aspetto storico divulgativo, che turistico, in italiano e inglese». Così come convenuto tra Comune ed Ente Parco di Portofino dopo l’aggiudicazione dei fondi necessari erogati dalla Compagnia di San Paolo. Quello di domenica 29 sarà appunto un primo passo in questa direzione. Sarà una rara occasione per una passeggiata “guidata” a scendere (intorno alle ore 15) percorrendo la nostra antica “Strada della Madonna” risalente al XVII secolo.
Appuntamento domenica 29 ottobre
Lenta e piacevole adatta anche ai bambini, dopo un pranzo al sacco da condividere tutti insieme come si faceva una volta, lungo il viale del Santuario. Una passeggiata adatta a tutti, alla quale parteciperanno anche alcuni ragazzi dell’Anffas, al fine di continuare la nostra sensibilizzazione all’abbattimento delle barriere architettoniche e mentali, grazie alla speciale carrozzina (Joelette), in dotazione all'Ente Parco di Portofino e alla disponibilità dei Volontari del Soccorso che accompagneranno un giovane disabile con noi lungo l'antica Mulattiera.
Assaggiare i “marussin”, preparati con l’antica ricetta da Angelo Caprile; quei biscotti che si compravano lungo il viale insieme alle reste di nocciole, ai sigàri, o ai mazzi di narcisi. Assaggiare la marmellata di sambuco o scoprire la “mezza”.
«Rivivere i ricordi di ragazzini che scendevano lungo la mulattiera, di corsa per non arrivare in ritardo a scuola o ritrovare il profumo dell’erba tagliata salendo la mulattiera di notte, o quello dello stallatico, o l’abbaiare di un cane che ci facevano capire, anche se era buio, in quale punto della “Strada della Madonna” ci trovavamo. Tutti insieme - conclude - faremo la storia… perché la Mulattiera si sa, è un po’ di tutti noi».