Il caso

Sedavano pazienti per riposare al lavoro, indagate due infermiere dell'ospedale di Lavagna

Blitz dei carabinieri del Nas

Sedavano pazienti per riposare al lavoro, indagate due infermiere dell'ospedale di Lavagna
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Due infermiere dell’ospedale di Lavagna sono accusate di aver somministrato farmaci tranquillanti per addormentare i pazienti, al fine di riposare loro stresse durante il turno di notte: i carabinieri del Nas e l’aliquota della Procura di Genova hanno effettuato un blitz a partire dalle 2 della scorsa notte per verificare ciò che è stato ipotizzato dalla magistratura che ha aperto l’indagine su denuncia. Nell corso dell’ispezione i pazienti sono stati sottoposti a prelievo di sangue per accertare la presenza di benzodiazepine in corpo e consolidare, così facendo, le ipotesi di reato. Alle operazioni di controllo degli investigatori hanno presenziato due medici legali incaricati dalla Procura. Il pm Giuseppe Longo del pool Sanità in un primo momento ha ipotizzato i reati di sequestro di persona, abbandono di persona incapace ed esercizio abusivo della professione.

In mattinata sono state effettuate anche delle perquisizioni nelle abitazioni delle due infermiere professionali e lì sono stati trovati farmaci di provenienza ospedaliera: è, dunque, scattata anche l’ipotesi di reato di peculato.

A quanto fuoriesce da Palazzo di Giustizia, l’indagine sta andando avanti da qualche settimana, sollecitata dopo la segnalazione di alcuni colleghi delle infermiere e di alcuni familiari di pazienti che avrebbero raccontato di torpori ma anche di scontri e litigi avuti con le due donne.

Per il momento i medici del reparto e la direzione sanitaria dell’ospedale risultano estranei al caso.

La nota diffusa dalla Asl 4

Nel corso del pomeriggio odierno è stata diffusa una nota dalla Asl 4:

«La Direzione dell’ASL 4 comunica che, in data 17.05.25, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute – N.A.S. di Genova – ha effettuato un’ispezione presso il reparto “O.B.I. corpo tondo” (Osservazione Breve Intensiva) del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Lavagna, anche a seguito di una precedente denuncia che l’Ente, tempestivamente adoperatosi a tutela dei pazienti, aveva presentato all’Autorità Giudiziaria competente.

Allo stato, all’attenzione degli inquirenti risultano le posizioni di due dipendenti le cui condotte saranno immediatamente valutate a livello interno, sotto il profilo disciplinare, ai fini dell’applicazione delle sanzioni previste dalla legge.

L’Azienda ribadisce la massima disponibilità a collaborare con la Procura della Repubblica e con l’Autorità di polizia, riservandosi ogni più efficace sua tutela mediante la costituzione di parte civile in sede penale».

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