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Sestri, coppia di anziani truffati con la tecnica del finto incidente

I carabinieri hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere

Sestri, coppia di anziani truffati con la tecnica del finto incidente
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Sestri Levante: truffa ad anziani, con la tecnica del finto incidente. Eseguite due ordinanze di custodia cautelare in carcere.
Nel quotidiano impegno dei carabinieri per il contrasto delle truffe in danno di anziani, un reato particolarmente insidioso che colpisce la fascia più vulnerabile della popolazione sfruttando particolari stratagemmi, sempre più fantasiosi, grazie ai quali personaggi senza scrupoli riescono a farsi consegnare ingenti somme di denaro e oggetti preziosi, i Carabinieri della Compagnia di Sestri Levante hanno eseguito, in collaborazione con la Compagnia CC di Bojano (CB), due Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere, fatta salva la presunzione di innocenza.

La truffa a Sestri Levante

I due, padre e figlio, dimoranti tra le provincie di Campobasso e Napoli, lo scorso aprile in Sestri Levante, si erano fatti consegnare un’ingente somma di denaro da due coniugi ultraottantenni. In particolare nella mattina dell’11 aprile, a seguito di numerose telefonate giunte presso la Centrale Operativa di Sestri Levante i cui gli interlocutori segnalavano tentativi di truffa da parte di sedicenti carabinieri con la tecnica del finto incidente, veniva predisposto un mirato servizio con personale anche in abiti civili, finalizzato al rintraccio dei presunti truffatori presenti sul territorio. Nel corso del servizio destava particolare sospetto un’autovettura Fiat 500, con a bordo due soggetti che venivano sottoposti a controllo. La perquisizione dava esito negativo ma i militari decidevano ugualmente, in accordo con l’Autorità Giudiziaria, di sequestrare i loro telefoni cellulari.
Nella serata dello stesso giorno due anziani coniugi, che abitano nello stesso circondario dove era avvenuto il controllo, denunciavano che nella mattinata avevano ricevuto una telefonata da parte di un sedicente maresciallo dei carabinieri, il quale gli aveva riferito che il loro figlio era rimasto coinvolto in un sinistro stradale dove la controparte era rimasta ferita, ma poteva risolvere la situazione pagando alla vittima diecimila euro. Il finto maresciallo avrebbe poi mandato una persona di fiducia a ritirare il denaro. Le vittime, scosse ed intimorite, acconsentivano a fornire il denaro e poco dopo lo consegnavano ad un uomo presentatosi presso la loro abitazione.
L’attività investigativa svolta dai carabinieri attraverso le dichiarazioni delle vittime, l’esame dei sistemi di videosorveglianza comunale e dei dispositivi trovati in possesso della predetta coppia, ha consentito di raccogliere gravi elementi di reità a carico degli indagati che hanno consentito all’A.G. di emettere il provvedimento di carcerazione.

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