Si finge la nipote e un'anziana di Ne consegna soldi e diversi preziosi, fermato il truffatore
E' la quarta persona tratta in arresto in pochi giorni
Non si fermano le truffe nei confronti degli anziani: nuova operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Genova.
E' la quarta persona tratta in arresto in pochi giorni
Nell’arco di pochi giorni è la quarta persona di origine straniera ad essere tratta in arresto (fatta salva la presunzione di innocenza) dai militari dell’Arma che, grazie ad un efficace controllo del territorio ed all’immediata attività investigativa, sono riusciti ad individuare gli autori di truffe che si sono verificate nel levante.
Nel primo pomeriggio di ieri, martedì 29 ottobre, una donna 90enne, residente nel comune di Ne, è stata vittima di una truffa con la classica tecnica del “falso parente” che aveva causato un grave incidente stradale.
Una ragazza ha infatti contattato telefonicamente l’anziana facendole credere di essere la nipote e fingendo di piangere disperata. Raccontando di avere investito con la propria auto una donna incinta, ha quindi chiesto una cospicua somma di denaro che le sarebbe servita come cauzione per evitare l’arresto.
L’anziana signora, toccata negli affetti più intimi, è caduta nell’inganno e, pur di evitare il carcere alla nipote, ha consegnato 15.000 euro in contanti e diversi preziosi ad un ragazzo che, nel mentre, si era presentato presso la sua abitazione spacciandosi per un carabiniere.
La vittima si è avveduta dell’inganno nel corso dello stesso pomeriggio quando - conclusa la lunga telefonata con la finta nipote, che aveva protratto la conversazione quanto più possibile per non lasciare all’anziana la possibilità di riflettere e verificare – ha finalmente potuto contattare i propri familiari ed avere assicurazione che la nipote non era mai rimasta coinvolta in alcun incidente stradale.
La donna ha segnato immediatamente l’accaduto ai militari della Stazione Carabinieri di Lavagna, i quali, unitamente al personale dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Sestri Levante, hanno dato immediato avvio alle ricerche.
La celere ed accurata attività investigativa, che è stata condotta nell’immediatezza dei fatti, ha consentito di individuare il mezzo utilizzato dai malfattori per darsi alla fuga, localizzandolo in Provincia di Udine a pochi km dal confine di Stato.
L’attivazione del locale Comando dell’Arma e della polizia stradale ha permesso di fermare il veicolo con a bordo un maggiorenne originario della Repubblica Ceca. All’interno dell’autovettura è stata rinvenuta tutta la refurtiva sottratta alla vittima per cui l’uomo è stato sottoposto a fermo di P.G. ed associato al carcere di Udine.