Camogli

Sprar, parola d’ordine accoglienza

Le ospiti di Casa Stella hanno trovato casa lasciando il convento e hanno trovato mani tese

Sprar, parola d’ordine accoglienza
Pubblicato:

Una cucina tutta nuova per le ragazze dello Sprar. Che c’è di strano? È stata montata gratuitamente da una manciata di persone che si prestano disinteressatamente ad aiutare chi ha bisogno.

Solidarietà

Sabato 20 giugno tre ragazze della famiglia Spar di ‘Casa Stella’, al Convento di Sant’Anna, firmavano il loro primo contatto di affitto per andare a vivere da sole, insieme, cominciando un nuovo percorso nella città che le ha ospitate e dove hanno scelto di restare. Aissata , che sta concludendo con ottimi risultati un corso di parrucchiera, Osas, stagionale da ‘U Magazin’ e tornata sui banchi di scuola all’alberghiero Marco Polo, e Anita , assunta a tempo indeterminato al ‘Barracuda’, (nella foto con Osas) convivono nell’appartamento da allora, ma la cucina era da sistemare. I lavori sono stati necessari per mettere in condizioni abitabili la loro casa, così, ecco riallacciato il gas e le condutture dell’acqua, quindi allestita la cucina, con tanto di pensili. L’iniziativa è il frutto di un impegno corale, dove non è mancata la professionalità di un muratore, un idraulico e un falegname, un piccolo affiatato gruppo di persone, che in silenzio e lontano dai riflettori ama fare del bene, che vuole il bene di Camogli, ma lontano dai riflettori e per questo vuole l’anonimato. Sono corsi in aiuto della comunità già e in altre occasioni, rimboccandosi le maniche e mettendo a disposizione di chi ne aveva bisogno, la propria professionalità. Nella casa delle ragazze sono arrivati in dono – e montati - i lampadari, la lavatrice, la lavastoviglie, il top della cucina e persino il piano cottura: tutte cose trovate e molte donate. Questo gesto ha reso molto felici le ragazze, che a Camogli sono diventate amiche inseparabili nei 5 anni a casa Stella e hanno iniziato insieme una vita indipendente.

"Le ragazze avrebbero voluto sdebitarsi preparando una cena in perfetto stile africano – spiega Simona Ceccon - volontaria a Casa Stella - ma l'attuale emergenza sanitaria ci costringe a rimandare a data da destinarsi".

Resta il bel messaggio che fa ancora di Camogli un esempio di accoglienza e solidarietà.