Tappa a Chiavari per «Io Equivalgo», campagna sui farmaci equivalenti

Conoscere i farmaci generici: un risparmio per il cittadino e per lo Stato

Tappa a Chiavari per «Io Equivalgo», campagna sui farmaci equivalenti
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Farà tappa a Chiavari, il prossimo venerdì 8 settembre, in piazza Roma dalle ore 10 alle ore 18, il villaggio di «Io Equivalgo», la campagna di informazione sui farmaci equivalenti promossa da Cittadinanzattiva - Tribunale per i diritti del malato, con il sostegno di Assogenerici.

«Io Equivalgo»: informazione, intrattenimento e salute

Presenti, oltre ai referenti nazionali e locali di Cittadinanzattiva, anche medici di famiglia, farmacisti ed infermieri che forniranno ai cittadini consigli, raccomandazioni ed indicazioni pratiche. Previsti anche momenti di intrattenimento e ludici.

L'iniziativa ha preso il via lo scorso anno, raggiungendo nel 2016 numeri importanti: 12 città e 15mila cittadini raggiunti nelle varie tappe. 90mila visite al sito dedicato www.ioequivalgo.it, 165mila visualizzazioni del video spot su Youtube e oltre 5500 download dell'applicazione per la telefonia mobile che consente di avere informazioni sul prezzo dell'equivalente corrispondente al farmaco di marca.

Quest'anno la campagna raggiungerà 10 città fra settembre ed ottobre, rinnovandosi con l'inclusione delle comunità straniere, grazie alla traduzione dei materiali divulgativi in otto lingue: oltre all'italiano, e l'ovvio inglese, arabo, francese, spagnolo, bengalese, tigrino e cinese.

L'obiettivo di «Io Equivalgo»: conoscere i farmaci equivalenti

Sui farmaci equivalenti, o come spesso detto «generici», perdurano molte leggende, derivate da abitudini e consuetudini di vecchia data, dure a morire soprattutto nella popolazione più anziana. Prima fra tutte l'idea serpeggiante in molte persone che, per giocare con le parole, non siano davvero «equivalenti». Ossia che possano essere un'alternativa, ma che il farmaco «di marca» sia in qualche modo migliore, più affidabile. Ciò è assolutamente falso: i principi attivi sono assolutamente identici, come certificato dai severissimi sistemi di controllo delle agenzie del farmaco nazionali ed internazionali, e non potrebbe essere altrimenti.

Perché, dunque, costano meno, talvolta molto meno? Tutta una questione di mercato e marketing, brevetti e pubblicità. Perfettamente legittima, beninteso, ma la corretta informazione e consapevolezza in tal senso può rappresentare un notevole risparmio sia per il portafoglio del cittadino che per la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale. Non è poi così raro che di queste abitudini, consuetudini, sia "vittima" anche parte del personale sanitario. Un cittadino informato potrà egli stesso contribuire, col dialogo, a smuovere anche qualche pigrizia medica: fermo restando, s'intende, che i ruoli di paziente e medico restano ben distinti, ed è il parere, il consiglio, la professionalità e l'esperienza di quest'ultimo a dover sempre avere l'ultima parola.

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