Rapallo

Il Tar dice sì alla «casa volante» del Tuia

L’ex proprietà Pernigotti si prepara ad atterrare su un terreno vista mare della famiglia Capurro

Il Tar dice sì alla «casa volante» del Tuia
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Un nuovo tassello nella singolare vicenda della «casa volante» che dalla ombrosa valle del Tuia si prepara ora - dopo il recente sì del Tar Ligure - a decollare alla volta di San Michele di Pagana. Una vicenda che era stata portata alla luce proprio da Il Nuovo Levante quattro anni or sono. Non perché sottendesse chissà quale illecito - anzi, a scanso di equivoci non ve n’è alcuno - ma per i nomi noti dei protagonisti di questa migrazione immobiliare e per le loro opposte vedute pregresse.

Facciamo un passo indietro. Era l’ottobre del 2017 quando in commissione consigliare approdò la richiesta di demolizione di un edificio residenziale in via Tuia, di proprietà della famiglia dell’ex consigliere provinciale Massimo Pernigotti, da ricostruire successivamente ampliato (da 223 a 299 metri quadri di superficie) in via Aurelia Occidentale su un terreno vista mare di proprietà della famiglia dell’ex consigliere regionale e comunale Armando Ezio Capurro. Un bel salto di qualità, non c’è dubbio, un notevole incremento di valore e appetibilità immobiliare ma nulla di nuovo: una pratica già vista e rivista, talvolta autorizzata e talvolta no.

A destare la nostra curiosità fu proprio questo aspetto: lo stesso Capurro che fino a un anno prima si era strenuamente battuto per il diniego allo spostamento di volumi di Villa Costanza (in prossimità dell’allora costruendo marciapiede di San Michele) si rende protagonista di una richiesta analoga. Un precedente simile era stato autorizzato nel 2016, con il “trasloco” di un immobile residenziale fatiscente da salita Sant’Agostino a via Costantino Nigra, nella ben più quotata San Michele di Pagana. Parere opposto, invece, per il tentativo di migrare un edificio non residenziale da via Tonnego (a pochi passi dal centro raccolta rifiuti) alla ben più ambita via Fioria. E poi.... La precedentemente citata Villa Costanza ottenne parere favorevole, mentre l’operazione Tuia subì il diniego in Consiglio comunale. Immediato il ricorso al Tar che il 16 dicembre scorso si è pronunciato in favore delle famiglie Capurro e Pernigotti, rimarcando la contradditorietà delle scelte della Pubblica Amministrazione.

Sì perché proprio il precedente dell’approvazione del progetto di demolizione e ricostruzione di Villa Costanza (motivata dall’interesse pubblico legato alla costruzione del marciapiede per Santa Margherita Ligure) si è trasformata in un boomerang contro il diniego espresso nei confronti dell’operazione Tuia. «Il Consiglio comunale si è limitato a manifestare la propria volontà contraria all’intervento in contestazione e, conseguentemente, all’adozione delle varianti al piano regolatore necessarie per assentire la ricostruzione fuori sito e la realizzazione del nuovo edificio polifunzionale. Segnatamente, nella (invero singolare) delibera impugnata, dopo il lungo elenco di tutti e soli gli elementi favorevoli all’accoglimento dell’istanza dei ricorrenti, nella parte dispositiva l’autorità locale ha espresso la propria decisione negativa senza alcuna spiegazione e senza alcun collegamento con l’accurata istruttoria poco sopra richiamata».

Non solo il Consiglio non avrebbe adeguatamente motivato il proprio diniego, ma secondo il Tribunale amministrativo, «non avrebbe potuto votare la delibera ... giacché la maggioranza dei suoi componenti versava in situazione di incompatibilità, , come comprovato dalla nomina di un commissario ad acta per l’adozione del P.U.C.».

E così, mentre in Comune si valuta un’eventuale impugnazione del provvedimento, l’edificio si prepara al decollo per poi «atterrare» a San Michele.

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