Tassa di soggiorno approvata anche a Chiavari

La città si allinea al resto del Tigullio Orientale, per Ratto «un ulteriore passo avanti nella collaborazione con Lavagna, Sestri Levante e Framura»

Tassa di soggiorno approvata anche a Chiavari
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Durante il Consiglio Comunale di Martedì 28 Novembre, il Comune di Chiavari ha approvato il Regolamento dell’imposta di soggiorno con decorrenza dal 1 Gennaio 2018.

Chiavari si schiera con il Tigullio Orientale

Il provvedimento fa parte dell’adesione al Patto per il Turismo emanato dalla Regione Liguria, al quale aveva dato già un pre-assenso l’Amministrazione precedente e che l’Amministrazione Di Capua ha confermato, insieme ad altri circa 180 Comuni liguri. In molte città italiane ed estere è una pratica diffusa e già in uso da tempo: è fondamentale secondo l'Amministrazione chiavarese che essa sia destinata alla promozione turistica di livello nazionale e internazionale. A tal fine, la somma ricavata dalla tassa di soggiorno diventerà un valore aggiunto agli stanziamenti del settore turistico operati negli anni precedenti. Inoltre, è intenzione della giunta rendere la gestione dei proventi il più possibile trasparente e soprattutto concordata con le associazioni di categoria e degli albergatori.

«Sin dal mese di Settembre – interviene l‘assessore al Turismo Gianluca Ratto - abbiamo cercato, assieme a tutti gli altri Comuni del Tigullio, di trovare una soluzione unica per tutto il nostro comprensorio: ciò non è stato possibile in quanto le realtà a confronto erano oggettivamente diverse. Così il Tigullio Occidentale (Portofino, Santa Margherita Ligure, Rapallo) ha applicato un suo tariffario, mentre Chiavari ha preferito condividere il percorso di Sestri Levante, Lavagna, Moneglia che prevede delle tariffe più “soft” e meno penalizzanti per la competitività delle nostre attività. Il mancato accordo tra Tigullio Occidentale ed Orientale non deve essere inteso come un fallimento, in quanto aver iniziato a lavorare tutti assieme, attorno ad un tavolo unico, è già di per sé un risultato positivo».

«Per quanto riguarda Chiavari - prosegue Ratto - la tassa di soggiorno segna un ulteriore passo avanti nella collaborazione con i Comuni di Lavagna, Sestri Levante e Framura: collaborazione che ha visto il suo apice nella partecipazione congiunta, a metà ottobre, alla Fiera del Turismo TTG Incontri a Rimini assieme ai responsabili degli Albergatori, dell’Ascom e del CIV. Gli importi della tassa di soggiorno, che verranno deliberati entro il 31 dicembre dalla Giunta Comunale, posso assicurare che saranno equi e che non andranno ad incidere troppo sul turista che pernotterà a Chiavari».

L'assessore al Turismo si rivolge poi alle controparti politiche: «Un ringraziamento ai consiglieri sia di maggioranza che di minoranza (Sandro Garibaldi ha votato a favore e Lino Cama che si è astenuto) che hanno approvato questo inizio di percorso. All’ex assessore al turismo Daniela Colombo, che ha affermato che l’Amministrazione Di Capua sarà ricordata per aver introdotto una nuova tassa, desidero rammentare che la tassa di soggiorno verrà pagata dai turisti che pernotteranno nella nostra Città, e che i proventi verranno destinati alla promozione di Chiavari nel mondo, con una ricaduta positiva per i nostri cittadini.
Forse il consigliere di minoranza Colombo, quando parla di tasse, non ricorda l’Addizionale Irpef, introdotta dall’amministrazione di cui Lei faceva parte, e quella sì che ha messo le mani nelle tasche dei cittadini chiavaresi, sottraendo loro quasi 1.700.000 all’anno. Infine, sembra dimenticare che è stata proprio Lei ad iniziare il percorso di adesione al Patto per il Turismo, fortemente voluto dall’assessore regionale Gianni Berrino e dal Presidente Giovanni Toti. Il consigliere Colombo tenta banalmente di mistificare la realtà, con un risultato che rasenta il grottesco».

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