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"Ti staccherò la testa": donna denuncia e fa arrestare l'ex compagno violento

La vittima aveva riportato una serie di traumi e la frattura del naso con prognosi di 30 giorni

"Ti staccherò la testa": donna denuncia e fa arrestare l'ex compagno violento
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La Polizia di Stato di Genova ha dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dal GIP, nei confronti di un quarantanovenne italiano responsabile di una lunga serie di soprusi fisici e mentali verso la sua ex compagna.

Una lunga serie di soprusi

Circa dieci giorni fa la donna si è presentata confusa e terrorizzata negli uffici del Commissariato Sestri Ponente chiedendo aiuto e supporto e raccontando al team di poliziotti appositamente formati e specificamente impiegati per la trattazione dei reati del cosiddetto “Codice Rosso”, una lunga serie di soprusi, fisici e mentali, alla quale l’uomo la sottopone da un paio d’anni a questa parte e che lei non ha mai denunciato per paura.

La vittima ha già alle spalle una storia coniugale complicata e cerca di far fronte da sola a tutte le difficoltà tipiche di una madre lasciata sola ad affrontare difficoltà economiche e di crescita dei figli. Poi incontra l’uomo che diventerà il suo convivente per circa 8 anni e all’inizio le sembra sia la persona giusta per lei e per i figli, l’occasione di riscatto di una vita fino ad allora travagliata.

Dopo qualche tempo però l’uomo inizia a diventare geloso, la accusa senza motivo e da lì iniziano gli insulti e le botte, tante. E inizia ad assumere con regolarità alcolici e psicofarmaci che gli fanno perdere ogni freno inibitorio e le aggressioni continuano, ma lei non ricorre alle cure mediche per paura di ritorsioni peggiori.

L'ultimo episodio

A ottobre 2020 finalmente, dopo uno dei tanti episodi violenti, la donna decide di lasciarlo ma lui non ci sta: va dove lavora, le lancia addosso una bottiglia di birra e lei cerca rifugio all’esterno ma lui continua a picchiarla e nonostante alcuni passanti glielo tolgano di dosso, la donna viene nuovamente aggredita, questa volta dal figlio dell’uomo e da sua moglie. Qualcuno chiama il 112 e interviene una pattuglia della Polizia a cui però la donna non racconta la verità e rifiuta l’intervento dell’ambulanza. A distanza di qualche ora si rende conto di stare male e va da sola al Pronto Soccorso dove le riscontrano una serie di traumi e la frattura del naso con prognosi di 30 gg.  Anche questa volta non denuncia perché pensa che se non lo fa, lui la lascerà in pace.

E invece le aggressioni e le minacce proseguono. Sul cellulare, decine e decine di messaggi vocali dove le dice che le staccherà la testa.

Molti episodi accadono dove la donna lavora così il titolare decide di lasciarla a casa perché “non vuole problemi”: quindi non ha più lavoro e non ha più soldi da portare a casa.

Il coraggio di denunciare

E’ anche per questo che trova il coraggio di andare al Commissariato Sestri e di raccontare finalmente tutto. Dopo una serie di rapidi ma approfonditi accertamenti i poliziotti scoprono che l’uomo era stato seguito per qualche anno da un centro di Salute Mentale e che ha già precedenti di maltrattamenti nei confronti della ex moglie, fattori determinanti nella richiesta urgente della misura cautelare nei suoi confronti che il GIP, valutata la situazione, ha emesso. Il provvedimento è stato eseguito dai poliziotti della Volante Sestri che hanno tradotto l’uomo nel carcere di Marassi ed avvisato la donna  che si è lasciata andare ad un pianto liberatorio. Un’altra nota positiva: la prossima settimana inizierà a lavorare in un altro luogo.

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