Torna il Festival della Parola con Ezio Mauro e «Le cronache di un sequestro»
Appuntamento in piazza Fenice domani sera alle 21.30 con l’appendice estiva della manifestazione: l'ex direttore di Stampa e Repubblica racconta il sequestro Moro

Arriva mercoledì 11 luglio alle 21.30 in piazza Fenice l’appendice estiva del Festival della Parola, che porterà questa volta Ezio Mauro, giornalista e storico, per un altro appuntamento carico di significato, lo spettacolo “Il condannato – Cronache di un sequestro” unica tappa in Liguria, che accompagnerà il pubblico negli oscuri meandri del cosiddetto “Caso Moro” a quarant’anni di distanza da quella tragica pagina della storia italiana. L’ingresso è libero.
Ezio Mauro e la storia del sequestro Moro a Chiavari
Uccisione Aldo Moro, 40 anni dopo. A quarant’anni da quel 9 maggio 1978, la data in cui il corpo di Aldo Moro fu ritrovato morto in una Renault 4 a Roma in via Caetani, Ezio Mauro ripercorre le vicende del rapimento dello statista, avvenuto la mattina del 16 marzo 1978, il giorno della presentazione del nuovo governo, il quarto guidato da Giulio Andreotti. I 55 giorni della prigionia di Moro, sequestrato da un gruppo appartenente alle Brigate Rosse, diventano “Il condannato”. Cronache di un sequestro, reading teatrale di e con Ezio Mauro, prodotto da Elastica. Il racconto - accompagnato da grandi proiezioni che ricompongono in quadri originali i materiali dell’epoca - si dipana fino all’uccisione e al ritrovamento del corpo del presidente della Democrazia Cristiana a pochi metri da Piazza del Gesù, sede del suo stesso partito: in scena prime pagine e fotografie, volti e luoghi. Una fotocronaca di quei giorni, in sostanza.
«È stato l’11 settembre dell’Italia – spiega l’ex Direttore di Repubblica - L’istante lungo 55 giorni che ha dirottato il cammino verso una democrazia finalmente compiuta. Perché con la morte di Moro, ben prima di Mani Pulite e della caduta del Muro di Berlino, finisce la Prima Repubblica» Ezio Mauro aggiunge così un nuovo episodio alla sua esperienza di teatro di narrazione e di memoria, dopo “Thyssen. Opera Sonora” (2015), lo spettacolo dedicato all’incendio della fabbrica di Torino, e dopo “I due treni. Lenin e lo Zar”, il reading con cui Mauro nel 2017 ha ricordato i cent’anni dalla rivoluzione russa.
La data estiva un regalo per il pubblico del Festival. «Questa data estiva vuole essere un regalo per il pubblico del Festival - ricordano l’organizzazione, Enrica Corsi e il Comune di Chiavari - che ha dimostrato fedeltà e gradimento nei confronti della manifestazione. Inoltre l'anniversario del "caso Moro" era una delle date che il Festival voleva toccare, proprio con la partecipazione di Ezio Mauro, uno dei giornalisti che più di altri ha approfondito tutta la vicenda, ancora piena di lati oscuri. Una concomitanza di date non aveva reso possibile la partecipazione di Mauro nelle date tradizionali del Festival ma questa "summer edition" oltre a prolungare i confini temporali di una manifestazione che vuole crescere, in tutti i sensi, rappresenterà davvero una chicca, essendo l'unica in Liguria dello spettacolo reading "Il condannato"».