Toti vorrebbe la zona gialla nazionale

Pomeriggio di riunione ieri per Toti con i presidenti delle Regioni per elaborare le proposte al Governo Draghi in vista del rinnovo delle norme Covid.

Toti vorrebbe la zona gialla nazionale

E mentre per marzo si delinea con sempre più probabilità una sorta di "zona arancione" generalizzata all'intera Penisola, una sorta di nuovo "semilockdown" nazionale di qualche settimana - sia per far rallentare ulteriormente il contagio in ulteriore risalita, sia nella speranza di poter così ripetere quanto avvenuto in seguito a quello dell'anno scorso che ha reso possibile passare un'estate assolutamente tranquilla - idea che pare essere maggioritaria nel Governo e sostenuta anche da molte regioni, il presidente della Liguria invece propone all'opposto una zona gialla nazionale che vada nella direzione opposta.

Ecco, in riepilogo, le proposte presentate da Toti alla Conferenza delle Regioni:

• "istituire una zona gialla nazionale, che preveda maggiori aperture, come ad esempio sport, palestre e piscine, spettacolo, consentire ai ristoranti di scegliere se aprire a pranzo o a cena, per dare a tutti l’opportunità di lavorare".
• "regolamentare i passaggi di colore non solo su base regionale, ma soprattutto provinciale e comunale in modo da isolare le situazioni di rischio e le varianti dove è necessario".
• "anticipare la comunicazione del cambio di zona che non può arrivare a ridosso del passaggio stesso, in modo da consentire ai cittadini di programmare la propria vita".
• "cambiare alcuni parametri di valutazione del rischio (ad esempio dall’Rt sintomi all’Rt ospedalizzazioni, che tiene conto dei letti occupati negli ospedali) e allargare la cabina di regia in cui si decide anche ai Ministeri che valutano il danno economico e sociale delle misure prese".