ieri il decesso

Tragedia al porto, dopo la morte di Fabiola Prosperini nuova ipotesi di reato

La donna, assicuratrice, aveva solo 44 anni; il figlio lotta ancora tra la vita e la morte

Tragedia al porto, dopo la morte di Fabiola Prosperini nuova ipotesi di reato

Ha lottato per giorni all’ospedale di Lavagna, nel reparto di Rianimazione, ma le sue condizioni erano parse subito disperate: Fabiola Prosperini, 44 anni, assicuratrice milanese è morta ieri, mercoledì 19 giugno, mentre il figlio è in condizioni gravissime all’ospedale Gaslini di Genova. Quei nove minuti trascorsi prima che il personale del porto di Lavagna riuscisse a estrarli dall’abitacolo dell’auto hanno determinato la gravità delle loro condizioni, e ora potrebbe cambiare l’ipotesi di reato contestato dal Pm.

Sulle cause dell’incidente è ancora mistero: due le ipotesi degli inquirenti, il guasto al cambio automatico dell’auto o un errore del conducente. L’auto, in retromarcia, ha urtato con violenza una bitta prima di cadere in acqua, fortunatamente con il portellone posteriore aperto: questo ha permesso al marito di Prosperini e a due dei tre figli di uscire velocemente. Cosa che non è stata possibile a Fabiola e al figlio minore.

La Pm Sabrina Monteverde aveva aperto un fascicolo per lesioni ma dopo la morte della donna il fascicolo potrebbe cambiare. Il veicolo si trova ancora sotto sequestro e viene sottoposto a tutti gli accertamenti per fare luce sulle cause della tragedia che ha spezzato un’intera famiglia.