La decisione

Tragedia di Stresa, Perocchio tornato in libertà

Degli altri due responsabili, uno ai domiciliari e l'altro in libertà

Tragedia di Stresa, Perocchio tornato in libertà
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Tragedia di Stresa, dopo gli interrogatori nel carcere di Verbania di ieri, l'ingegner Enrico Perocchio è tornato in libertà.

"Contento di tornare dalla famiglia, ma disperato per le 14 vittime"

"Sono contento di tornare dalla mia famiglia, ma sono disperato per le quattordici vittime",

ha dichiarato il direttore di esercizio della funivia del Mottarone, Enrico Perocchio, che svolge la stessa funzione anche per la funivia di Montallegro.
Perocchio ieri sera ha lasciato il carcere di Verbania dopo che il gip lo ha rimesso in libertà.

E ha dichiarato ai cronisti:

"L'errore è stato mettere i forchettoni per ovviare ad un problema che si sarebbe risolto.

Se avessi saputo che erano stati messi non avrei avvallato la scelta, in carcere stavo male per le persone mancate e per la mia famiglia (..)
Tutte le manutenzioni sono state fatte ora vedremo dalle analisi, io quel giorno sono partito immediatamente appena ho saputo della strage, mi sono sentito morire quando ho saputo delle accuse dei pm, ho sentito come un macigno addosso".

L'ingegnere ha chiarito inoltre che

"fisicamente non toccava a me guardare se i forchettoni sui freni erano rimasti inseriti. Non so perché Tadini abbia detto che io ho avvallato la sua scelta".   

 

Le altre persone coinvolte: escono tutti dal carcere

Delle altre persone coinvolte nell'incidente, va ai domiciliari Gabriele Tadini il caposervizio della funivia del Mottarone (che ha ammesso di aver messo il ceppo blocca freno), e torna libero anche Luigi Nerini, il gestore dell'impianto: la decisione è arrivata ieri sera dal gip di Verbania Donatella Banci Buonamici.

 

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