Troppi furti, cosa fare per aumentare la sicurezza? Ecco le cinque soluzioni proposte da Reccostruiamo
Soluzioni tecniche, sociali ed informative volte alla prevenzione
A Recco le segnalazioni riguardanti tentativi di furto o razzie andate a segno nelle abitazioni non mancano: un argomento affrontato dal movimento comunitario “Reccostruiamo” fondato da Federico Vitiello e Ginny Zhaboli, che propongono delle soluzioni.
Anche la famiglia di Vitiello ha subìto svariati tentativi di furto
«È un tema molto dibattuto sui social network e personalmente la mia famiglia ha subìto, anche recentemente, svariati tentativi di furto - esordisce Vitiello -. Sulla pagina Facebook di “Reccostruiamo” indichiamo cinque soluzioni individuate consultando dati presenti sul web e riguardanti altre città che hanno prodotto concreti risultati».
Ecco le proposte di Reccostruiamo: si parte dall'illuminazione
La domanda posta da “Reccostruiamo” è la seguente: cosa può fare un Comune per cercare di aumentare le condizioni di sicurezza del suo territorio?
«Innanzitutto occorre una buona illuminazione pubblica durante le ore serali - rispondono Vitiello e Zhaboli -. In via Pisa, recentemente, abbiamo appurato che la luce prodotta da alcuni lampioni è offuscata dalle foglie degli alberi presenti in zona, una situazione paradossale. Ci siamo ritrovati in un’area molto buia ed eravamo in un punto centrale della città. Alcuni studi dimostrano l’effettiva correlazione tra tentativi di furto e illuminazione pubblica.
Serve un sistema di segnalazione cittadino
La seconda idea è quella di attivare un sistema di segnalazione cittadino: non sempre, infatti, le persone hanno il coraggio di rivolgersi alle forze dell’ordine perché hanno dubbi sulla propria segnalazione riguardante possibili tentativi di furto in atto. Con un sistema di segnalazione cittadino attivato tramite app, e-mail o altro, il cittadino potrebbe fornire lì il proprio contributo e tali informazioni verrebbero in ogni caso inoltrate a chi di dovere».
Una campagna informativa soprattutto rivolta agli anziani e immagini di videosorveglianza di qualità
«Una campagna informativa a 360 gradi, poi, potrebbe coinvolgere soprattutto gli anziani.
Inoltre ci è capitato in prima persona di fornire immagini ai carabinieri, i quali non hanno potuto usarle perché non definite: occorrono, dunque, sistemi di videosorveglianza che producano immagini di qualità».
Stop alle zone degradate
«Siamo convinti, infine, che la criminalità si possa prevenire creando un ambiente sano: le zone abbandonate diventano basi per lo sviluppo della delinquenza e le aree che presentano degrado a Recco non mancano, basti pensare alla palazzina ex Saub di via Pisa o alla cosiddetta “casa delle bambole” oppure all’ex convitto delle Suore Maestre Pie. Bisogna cercare di limitare la presenza di zone degradate».
Ognuno deve fare la propria parte
In conclusione, in una vera comunità ognuno deve fare la propria parte: «Le forze dell’ordine svolgono il loro lavoro, i cittadini si muniscono di strumenti quali porte blindate e altro ancora ma le amministrazioni devono mettere in atto, nel modo più efficace possibile, degli accorgimenti per mantenere a un livello sufficiente lo stato di sicurezza delle loro città».