"Truffa del vino": ristoratore sestrese non ci casca, due denunciati

Con un raggiro spingono i locali ad acquistare vino da pochi euro a cifre folli: ma a Sestri la vittima ha mangiato la foglia e denunciato, permettendo ai Carabinieri di risalire ai truffatori

"Truffa del vino": ristoratore sestrese non ci casca, due denunciati
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È una truffa ben congeniata e può facilmente indurre in errore la vittima. È la così detta “truffa delle bottiglie di vino” e prende di mira i titolari di ristoranti, trattorie e pizzerie.

La truffa del vino

Uno dei complici, spesso una donna - spiegano dal comando provinciale di Genova dei Carabinieri - chiama il titolare del ristorante e prenota un tavolo per un significativo numero di persone, di solito almeno una decina. È un’occasione speciale, magari una festa a sorpresa o semplicemente un compleanno, per la quale si richiede di brindare con un vino altrettanto speciale. Un vino ricercato e, soprattutto, molto costoso che però non può essere acquistato dai privati, bensì solo da ditte commerciali. Ed ecco che subito dopo la prenotazione la finta cliente avanza la sua richiesta. Informa il ristoratore di avere già contattato un corriere che curerà la consegna del prezioso nettare presso il ristorante l’indomani mattina. Il titolare dovrà solo ritirare le bottiglie e farsi anticipare l’importo del vino commissionato pagando il corriere.

Sono due cartoni da 6 bottiglie ciascuno per un importo complessivo di quasi 600 euro. Praticamente un vino da 50 euro a bottiglia. Il ristoratore in buona fede, si mette a disposizione e accetta la proposta. L’indomani, puntuale, si presenta il corriere in negozio con le due scatole di vino. Il ristoratore paga in contanti e il corriere prende congedo. Ed ecco che la truffa è andata a buon fine. Quella sera il tavolo prenotato resterà vuoto e il titolare dell’attività di ristorazione avrà acquistato un vino da tavola del valore di pochi euro a bottiglia, pagandolo fino a 10 volte il suo prezzo.

Il caso a Sestri Levante: ma il ristoratore non ci casca

Questo copione è andato in scena anche a Sestri Levante lo scorso mese di ottobre. La vittima, un ristoratore del centro storico, questa volta però, ha mangiato la foglia e si è rifiutato di perfezionare l’acquisto del vino. Ha invece sporto denuncia ai carabinieri della locale stazione che nel giro di un paio di mesi, grazie alle telecamere di videosorveglianza comunale, hanno individuato gli autori e li hanno deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova

I carabinieri mettono in guardia tutti i commercianti da questo tipo di truffa che così raccontata può sembrare fin banale, ma che è subdola e insidiosa, soprattutto perché chi la mette in pratica spesso è un abile professionista del raggiro e con modi gentili e affabili riesce a raggirare le vittime prescelte

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