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Truffano due anziane fingendosi carabinieri: arrestati due trentenni

Al loro arrivo a casa delle due donne, hanno trovato due (veri) carabinieri che li hanno tratti in arresto

Truffano due anziane fingendosi carabinieri: arrestati due trentenni
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Due donne ultraottantenni di Lavagna hanno denunciato ai Carabinieri una truffa da 15.000 euro che avevano patito la mattina precedente, e di cui si erano avvedute solo il giorno successivo.

Il racconto della truffa

Le due donne, in particolare, raccontavano che un uomo, qualificatosi falsamente al telefono come Maresciallo dei Carabinieri, le aveva contattate riferendo che un loro nipote aveva causato un grave sinistro stradale e necessitava di soldi per pagare la cauzione. Un secondo complice si era presentato poco dopo alla porta dell’abitazione delle anziane, facendosi consegnare la cifra di 15.000 euro in contatti e dandosi poi alla fuga.

Mentre le donne si trovavano in caserma esponendo l’accaduto ai militari della Stazione Lavagna, una delle due veniva contattata nuovamente sul proprio telefono cellulare da un ulteriore finto Carabiniere, il quale – con modi persuasivi e minacce esplicite di più gravi conseguenze – richiedeva di integrare con ulteriori soldi quanto già dato il giorno precedente.

A questo punto, i carabinieri aspettavano i due truffatori che si presentavano sotto l’abitazione delle anziane per ottenere un’ulteriore somma di denaro. I due finti Carabinieri – uno della provincia di Napoli di 39 anni e uno della provincia di Caserta di 32 anni – si sono presentati quindi presso l’abitazione delle donne, dopo che uno dei due aveva trattenuto al telefono la vittima per tutto il tempo, così da non darle spazio per ripensamenti o richieste di consiglio e d’aiuto. I due truffatori sono stati immediatamente tratti in arresto per tentata estorsione dai Carabinieri della Stazione di Lavagna e dell’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Sestri Levante, che erano appostati ad attenderli.

I due uomini sono stati aggregati presso il carcere di Genova-Marassi su disposizione della Procuravdella Repubblica presso il Tribunale di Genova.

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