Genova

Ucciso con freccia, dardo fu risposta a dito medio della vittima

Romero “colpevole” di avergli mostrato il dito medio in risposta alla minaccia dell'arco

Ucciso con freccia, dardo fu risposta a dito medio della vittima
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Emergono nuovi dettagli dall'inchiesta dei carabinieri, coordinati dalla Pm Arianna Ciavattini in merito all'uccisione di Javier Miranda Romero, l'operaio peruviano di 41 anni trafitto da una freccia tirata dall'artigiano Evaristo Scalco la notte tra l'1 e il 2 novembre.

Romero “colpevole” di avergli mostrato il dito medio in risposta alla minaccia dell'arco

Scalco aveva una passione per gli archi, che costruiva, e andava ad allenarsi nei boschi del varesotto, la zona dove viveva, cacciando con l'arco i cinghiali e usando frecce letali uguali a quella che ha scelto, fra diverse decine, per colpire a morte Romero, “colpevole” di avergli mostrato il dito medio in risposta alla minaccia dell'arco. Scalco ha vissuto anche a Lavagna pur essendo residente in provincia di Varese. A Lavagna lo ricordano in tanti, nella zona del porto, dove aveva lungamente lavorato nella preparazione dell’ultima barca di Renzo Piano. Quando questa è stata varata, le lavorazioni si sono spostate a Genova, dove è avvenuto il tragico fatto.

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