Un altro zio di Andrea Demattei: "Inviatemi filmati effettuati durante i soccorsi"
"Sperando che la loro visione mi consenta una giusta rassegnazione e quel po' di pace con me stesso che adesso non ho"
Dopo Federico Stagnaro, anche un altro zio di Andrea Demattei, Mino Stagnaro, sul proprio profilo Facebook lancia un appello a chi quel giorno era presente nei pressi del fiume Entella durante i disperati tentativi di salvare il 14enne canoista.
"Sperando che la loro visione mi consenta una giusta rassegnazione e quel po' di pace con me stesso che adesso non ho"
"Vi voglio parlare di mio nipote. Si chiamava Andrea e aveva solo 14 anni. Giovedì scorso, 12 gennaio, era in allenamento con la sua amatissima squadra dei canoisti sul fiume Entella. Tanti di voi probabilmente hanno seguito i disperati tentativi di recuperarlo dopo che la sua canoa si era incastrata tra un pilone del Ponte della Maddalena e un maledetto tronco rimasto lì dopo l'ultima piena dell'Entella, a fare da trappola fatale. Gli sforzi fatti da vigili del fuoco per estrarlo dalle acque gelide del fiume, e poi dal personale medico per cercare di rianimarlo, fino al ricovero con l'elisoccorso al Gaslini alla fine non sono bastati. Andrea è volato nel paradiso delle belle creature. Qui giù, per la sua famiglia, per me e per tutti i parenti, e per gli amici è rimasto solo dolore, sgomento, disperazione per la perdita di ragazzino meraviglioso. E per me anche un senso di colpa, per non essere stato presente, forse per poter dare quell'aiuto in più che avrebbe potuto salvarlo. Per questo sarò grato a chiunque essendo stato sul posto dell'incidente di Andrea, possa inviarmi eventuali filmati effettuati durante i tentativi di soccorso, sperando che la loro visione mi consenta una giusta rassegnazione e quel po' di pace con me stesso che adesso non ho. Anche piccoli momenti, anche se le riprese non sono bellissime. Grazie".