Un robot per pulire il nostro mare

Il progetto dei giovani dell’Istituto Liceti si ingrandisce

Un robot per pulire il nostro mare
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Si chiama Hydrocarbot: è il robot creato per depurare le acque marine dagli idrocarburi, nato da un idea di quattro studenti dell’istituto Liceti di Rapallo: Giorgio BernardiniAlberto ConteLuca De Ponti e Tommaso Pavletic, a cui si sono aggiunte Matilde Avanzino e Giorgia Boitano, sotto la direzione del professore Giovanni Dodero.

Gli studenti hanno bisogno di raccogliere fondi per realizzare il prototipo

Il team rapallese, come noto, ha vinto la fase nazionale delle Olimpiadi di Robotica 2019, ora il Liceti andrà a Dubai, dal 23 al 27 ottobre, per partecipare alla First Global Challenge, la competizione internazionale dedicata alla robotica.

Per realizzare il prototipo vero e proprio e essere parte della First Global Challenge, i ragazzi hanno bisogno di un fondo di circa 5 mila dollari di cui 2.500 sono stati stanziati dalla Scuola di Robotica, gli altri devono provenire da un autofinanziamento.

"Il nostro robot – spiegano gli studenti dell’istituto rapallese - è realizzato, al momento, con due tubi in PVC per il galleggiamento sopra ai quali è posto un contenitore in plexiglass che ospita l'elettronica: batteria 12V - inverter 12V-220V per la pompa dell'acqua messa in posizione frontale a filo d'acqua, e la ricevente per i motori. Questi ultimi sono posti agli estremi posteriori su un profilo ad L in alluminio, con un angolazione tale da permettere virate anche molto stretta. La batteria viene ricaricata da un pannello solare posto al di sopra della scatola ospitante l'elettronica".

Giorgio Bernardini, Alberto Conte, Luca De Ponti, Tommaso Pavletic, Matilde Avanzino e Giorgia Boitano guardano avanti:

"In un futuro prossimo vogliamo migliorare il nostro progetto, grazie al premio vinto alle Olimpiadi di Robotica, modificando il metodo di galleggiamento e di movimento. Inoltre vogliamo aggiungere un sistema GPS per l'orientamento nelle zone da ripulire".

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