Rapallo

Una "Casa dell’acqua" entro fine anno

Dopo anni di peripezie burocratiche giungerà a compimento

Una "Casa dell’acqua" entro fine anno
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Promesse su promesse nel solco del rispetto ambientale, manifestazioni di interesse bandite sin dal 2017, ma di risultati concreti neppure l’ombra.

Il progetto era stato illustrato al Comune nel 2016

Almeno fino ad oggi. Stiamo parlando delle pluri-annunciate “Case dell’acqua”, quei distributori pubblici in grado di erogare acqua naturale microfiltrata e refrigerata, lievemente frizzante o gassata, già presenti da anni in diversi Comuni del nostro territorio.

A Rapallo se ne discute almeno dal 2016, quando la chiavarese Bieffe Consulting s.r.l. illustrò l’iniziativa. L’idea fece subito breccia in Comune, ma tra il dire e il fare, il progetto rischiò di naufragare nel mare della burocrazia. Occorreva in primis individuare aree idonee, facilmente fruibili e dotate di parcheggio. La scelta ricadde su piazzale Italo Primi (tra il campo Macera e la chiesa di S.Anna) e via Pellerano Murtola. Fecero poi capolino la richiesta di autorizzazione paesaggistica e di adeguamenti progettuali degli impianti per meglio inserirli nel contesto urbano. Sciolti entrambi i nodi, ecco l’ennesimo intoppo, con la necessità - avanzata dal Comune - di bandire una manifestazione di pubblico interesse. La prima fu ad agosto 2017, la seconda a febbraio 2018. Risultato? Entrambe andarono deserte per via del tetto tariffario di 6 centesimi per ogni litro di acqua naturale e 7 centesimi per quella frizzante richiesto dal Comune. Tariffe insostenibili secondo gli operatori interessati. Nei mesi scorsi la pratica ha subito un’improvvisa accelerata, con un affidamento diretto a quella stessa Bieffe Consulting s.r.l. che avanzò l’idea quattro anni prima.

Perché dunque ancora non vi è traccia degli impianti?

"Manca solo l’atto di concessione dell’area, dopo di che potremo richiedere l’attivazione delle utenze idriche ed elettriche necessarie - spiega l’amministratrice della società, Antonia Ballarini - Chiederemo a breve un incontro con il Sindaco e il Comandante della Polizia Municipale, con l’obiettivo di portare a termine il progetto entro la fine dell’anno".

Delle due postazioni previste, tuttavia, potrà sorgerne soltanto una: quella di Sant’Anna dove gli utenti potranno prelevare acqua naturale al costo di 5 centesimi al litro, mentre la gassata e la lievemente frizzante avranno un costo di 10 centesimi. Slitta invece a data da destinarsi la postazione di via Pellerano Murtola che sarà interessata dal cantiere del secondo lotto di copertura del torrente San Francesco.

La Bieffe Consulting gestisce già diversi impianti nel Levante: 3 a Chiavari, uno a Cogorno e a Bogliasco, uno a Santa (entro fine mese) e uno a Recco, alle spalle del municipio, ancora in attesa che l’area venga liberata dai ponteggi presenti. «Il servizio è molto apprezzato dagli utenti - prosegue Ballarini - Basti pensare che a Chiavari abbiamo richiesto l’attivazione di un quarto presidio in zona Sampierdicanne». E proprio da qui emergono alcuni dati significativi: dal marzo 2017 a settembre 2019 sono già stati erogati 1.271.678 litri complessivi, di cui il 70% tra gassata e leggermente frizzante ed il 30% naturale. Numeri importanti, ancor più se osservati sotto forma delle 846.000 bottiglie di plastica da 1,5 litri sottratte al ciclo dei rifiuti.

"Bottiglie che peraltro non sono state trasportate su strada con mezzi pesanti, quindi con conseguente riduzione anche di scarichi inquinanti nell'aria che ogni giorno respiriamo, in particolare i bambini".

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